“L’attacco che viene dal consigliere regionale del Pdl Venezia, a quanto pare isolato nel suo stesso partito o comunque non condiviso da tutti i consiglieri di centrodestra, al prof. Giampaolo D’Andrea è spropositato e sproporzionato rispetto alla scelta dello studioso quale relatore per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e alla composizione della Commissione Statuto”. A sostenerlo è Giacomo Nardiello (Pdci-Fds) componente della Commissione ex consiglieri regionali che lunedì 14 marzo ha promosso un’iniziativa di studio sul 150esimo dell’Unità d’Italia che prevede una prolusione del prof. D’Andrea.
Secondo Nardiello “il prof. D’Andrea è uno degli storici più noti nel Mezzogiorno per il rigore intellettuale e la scuola di insigni meridionalisti, non a caso, invitato da Università e associazioni culturali in conferenze e convegni. La polemica alimentata non ha alcuna motivazione oggettiva ed anzi alimenta la tesi della distinzione tra studiosi di centrosinistra e centrodestra come se la storia dell’Unità nazionale possa essere letta ed interpretata in maniera differente. Una tesi in verità che sinora è stata sostenuta solo dai leghisti che continuano a osteggiare le celebrazioni e la Festa del 17 marzo prossimo”.
“Quanto alla commissione statuto è il caso di ricordare al consigliere del Pdl, al suo primo mandato che – aggiunge Nardiello – quando a presiederla erano uomini di Forza Italia come Gianfranco Blasi e Sergio Lapenna nessuno dal centrodestra aveva nulla da ridire. Non è certo questo il modo migliore per riavvicinare i lucani ai valori dell’Unità Nazionale che non sono né di destra e né di sinistra”.