Napoli su mense scolastiche nel capoluogo

Il consigliere regionale del Pdl evidenzia le problematiche relative alla fornitura dei pasti agli alunni delle scuole di Potenza

“Il problema delle mense scolastiche a Potenza si ripropone con la riapertura delle scuole. A nulla sono serviti 20 giorni di assenza dalle lezioni”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Michele Napoli (Pdl), per il quale “la Giunta potentina avrebbe potuto utilizzarli per cercare di porre rimedio alle tante problematiche sollevate dai genitori dei bambini che usufruiscono del servizio nell’assemblea del 22 dicembre tenutasi presso la scuola U. Mercurio di Via di Giura a Potenza”.

“È giusto ricordare – afferma l’esponente del Pdl – i tanti disagi procurati alle famiglie, causati dall’inefficienza amministrativa del Governo cittadino. Il servizio mensa è partito in ritardo non solo per la disastrosa situazione finanziaria delle casse cittadine ma anche per l’imperdonabile mancata iscrizione nel bilancio di previsione di un importo idoneo a far fronte ad un servizio tanto importante. Solo con l’intervento di contributi esterni si è riusciti a far partire le mense, in grande ritardo, in maniera approssimativa tanto che, a sentire i diretti interessati, sembra far acqua da tutte le parti. Le denunce dei genitori sono di svariata natura, sicuramente attendibili considerato che in gioco c’è la salute dei propri figli, quella di 1.200 bambini che chiedono di essere tutelati invece che sentirsi oggetto di strumentalizzazioni e sperimentazioni. Le attrezzature di cucina risultano inadeguate in tutte le strutture scolastiche comunali (fanno eccezione le sole scuole di Via Lazio e contrada Giuliano) e per questo si è dovuto far ricorso ai così detti ‘pasti veicolati’. Si cucina a Tito e si mangia a Potenza, nell’assoluta impossibilità di calcolare i tempi di percorrenza dei mezzi di distribuzione considerato che essi devono affrontare i disagi del traffico nelle ore in cui il servizio viene svolto. Il cibo arriva nella maggior parte dei casi non più a temperatura idonea con la conseguente alterazione delle proprietà in esso contenute. Si sono verificati, in aggiunta, anche casi di denunce per precarie condizioni igienico sanitarie sia dei locali mensa che degli alimenti distribuiti”.

A fronte di tutte queste problematiche c’è il silenzio assoluto del sindaco Santarsiero e della sua Giunta, immobili, incapaci addirittura di investire i soldi di un mutuo contratto per fronteggiare la messa a norma delle strutture scolastiche cittadine, ivi comprese le apparecchiature delle cucine.
Un milione e cinquecentomila euro fermi, in attesa di essere utili alla causa. Dal Palazzo di Città si dice che tutto è in funzione dell’approvazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico.
Allora ci si trova di fronte ad un altro interrogativo: se è vero che vi sono istituti scolastici che il nuovo piano mette in discussione, è altrettanto vero che ve ne sono altri la cui permanenza è certa.
Si potrebbe cominciare a mettere le cose a posto proprio da questi ultimi in modo da cominciare a ridurre i disagi dei bambini e delle loro famiglie tanto da restituire loro quelle certezze che solo le scellerate scelte della Giunta Santarsiero sono riuscite a far venire meno”.

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