Napoli su conferenza petrolio-ambiente

Per il consigliere regionale del Pdl occorre “rendere produttive le estrazioni petrolifere, al di là delle royalties, puntando sulla innovazione tecnologica e centri di ricerca innovativi”

“Sembra che la Regione Basilicata si sia improvvisamente destata sulle opportunità che le estrazioni petrolifere possono fornire ai nostri territori e che, nonostante il Presidente della Giunta abbia ribadito che i maggiori proventi delle estrazioni siano ancora nelle mani delle compagnie e del Governo, è necessario controllare il processo cercando nuove opportunità per il territorio”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli in merito alla conferenza petrolio-ambiente sottolineando come “molto spesso i vertici regionali si sono trincerati dietro una apparente inesperienza nell’affrontare la questione petrolio e hanno addotto motivazioni di carattere nazionale sull’impossibilità di sfruttare a pieno la risorsa ‘oro nero’”.

Il consigliere dell’opposizione ricorda che “un rapporto di Bankitalia, presentato più di un anno fa, evidenziò la giacenza nelle casse, sia regionali che dei Comuni che usufruiscono delle royalties, della maggior parte dei fondi che, pur se limitati a piccole percentuali, rappresentano una cospicua somma che non si è in grado di investire nell’apparato socio-economico lucano”. “Non è necessario – dice Napoli – organizzare una conferenza di servizi internazionale per raggiungere una maturità amministrativa in grado di investire i proventi del petrolio. Le opportunità, legate attorno ai giacimenti in Lucania, dovevano essere colte e sottolineate da subito atteso che, anche rispetto alle leggi nazionali, ci si poteva muovere con ampi spazi di manovra all’atto della sigla degli accordi. Riteniamo che, ad oggi – afferma Napoli – non si conoscano ancora gli effettivi risvolti degli ingenti giacimenti presenti nel sottosuolo lucano visto che le compagnie che attualmente operano e quelle che in futuro verranno, rimangono sempre piuttosto caute rispetto alle reali capacità dei pozzi lucani. Dobbiamo registrare, in questi anni, notevoli mancanze da parte dei governi regionali che non hanno saputo, o non hanno voluto, mettere sul tavolo delle trattative, ben in evidenza, le prerogative della nostra gente e, tutto ciò è testimoniato dal fatto che, dopo tanti anni, si procederà all’inaugurazione dell’osservatorio ambientale, strumento fondamentale a favore dei nostri territori riguardo ad una trasparenza ambientale che questa Regione non ha mai voluto guardare negli occhi”.

“In questi anni – ricorda ancora Napoli – si è sempre dibattuto sulle possibili ripercussioni ambientali, legate direttamente alle estrazioni, e sarebbe stato del tutto naturale avviare subito un osservatorio ambientale che non lasciasse dubbi e incertezze. Riteniamo queste operazioni semplici esecuzioni di facciata che tendono a mettere in risalto un operato politico che, a nostro avviso, ha sempre evidenziato pesanti deficienze”.

“Il presidente della Giunta De Filippo afferma che ‘la Basililicata dovrebbe essere non solo luogo di giacimenti, ma anche un polo di eccellenza energetica, con la localizzazione, in regione, di aziende all’avanguardia nel settore’. E’anche questo – conclude Napoli – un improvviso destarsi da una lunga sonnolenza atteso che, da anni, proponiamo la necessità di rendere produttive le estrazioni petrolifere, al di là delle royalties, puntando sulla innovazione tecnologica e centri di ricerca innovativi. Può un convegno di tre giorni colmare il vuoto di anni amministrativi, in materia, della Regione?”

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