Il consigliere regionale del Popolo della libertà commenta il rifiuto del sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero, ad ospitare la manifestazione sportiva internazionale
“Alla collezione delle occasioni mancate dal Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, si è aggiunto un nuovo elemento: il rifiuto all’invito di dare ospitalità alla quindicesima edizione del torneo internazionale di calcio giovanile ‘Gaetano Scirea’. La manifestazione è di assoluto richiamo e di consolidato interesse tanto che alla stessa partecipano compagini da sempre ai vertici del calcio mondiale: parliamo di Inter, Juventus, Sparta Praga e via discorrendo”.
Questo è il commento del consigliere regionale del Popolo della libertà, Michele Napoli, in riferimento alla mancata partecipazione del capoluogo di regione al torneo giovanile “Scirea”. “All’invito del comitato organizzatore hanno risposto diversi comuni, anche quelli piccoli della provincia – aggiunge Napoli – che, pur di partecipare, hanno dovuto superare tante difficoltà economiche e organizzative. Hanno colto però l’importanza che l’evento offriva per la promozione delle loro bellezze. La città di Potenza ha declinato l’invito lasciando nell’incredulità i suoi cittadini e gli organizzatori della manifestazione”.
“Dopo tre giornate di gare si è registrata un’affluenza media di spettatori vicina alle duemila unità – continua Napoli – che dimostrano l’interesse che il torneo riesce a suscitare. La manifestazione non è entrata ancora nel vivo, e quando lo sarà i dati saranno di gran lunga superiori e daranno ragione a chi ha creduto nella qualità dell’evento. L’attenzione per le gare salirà e il richiamo sarà forte, tanto da coinvolgere l’intera regione. Tutto questo da la netta percezione che per la città di Potenza si tratta dell’ennesima occasione perduta per farsi conoscere, anche da parte di chi non avrebbe motivo di recarsi da noi di sua spontanea volontà. Ma è una occasione perduta anche per dare una possibilità economica agli operatori turistici, pensiamo ai ristoratori, agli albergatori che avrebbero potuto ospitare le squadre e le famiglie al seguito dei piccoli calciatori”.
“Sarebbe servito, infine – afferma il consigliere – per dare alla città quella ribalta che le manca da troppo tempo. Non va dimenticato che il torneo è seguito da Rai sport che ha trasmesso in differita le gare della prima fase e riprenderà in diretta quelle della fase finale. Uno strumento eccezionale per entrare nelle case disseminate in ogni angolo della nostra penisola. Una vetrina alla quale non bisognava rinunciare nella maniera più assoluta, se davvero si crede nella promozione del territorio come volano per la crescita socio – economica della comunità potentina. La verità è altra, purtroppo. La promozione non è fattore su cui la Giunta Santarsiero crede e punta realmente.
“Quella che lui continua a chiamare cultura, per la città di Potenza – ribadisce Napoli – si traduce solo in un limitatissimo spazio dedicato a chi ama mostre con esposizione di dipinti. La cultura è anche altro. Cultura è ambiente con il verde attrezzato al posto del proliferare delle erbacce, cultura è pulizia della città, raccolta differenziata. Cultura è integrazione sociale è garantire un servizio di trasporto pubblico capace di evitare disagi al traffico cittadino.
“Cultura sono i servizi igienici pubblici, cultura è capacità e senso dell’ospitalità – conclude Napoli -. Cultura è anche organizzazione di eventi che mirino alla promozione del territorio. In buona sostanza non solo esposizioni come viatico di attrazione, ma anche manifestazioni e fra esse quelle sportive che spesso sono capaci di catalizzare una forma di interesse davvero in grado di favorire i grandi numeri. Lo sport piace e appassiona tutti. Ma lo sport a Potenza è relegato in posizioni di retrovia rispetto agli interessi della Giunta Santarsiero. Ciò trova riscontro nello stato di degrado in cui versano tanti impianti sportivi cittadini. È forse anche questo uno dei motivi per cui non si vogliono ospitare manifestazioni di alto livello.Ci sarebbe da mettere in mostra la vergogna delle nostre strutture. Questa è storia vecchia fatta di denunce e promesse mai mantenute di cui presto qualcuno dovrà rispondere.Oggi non ci resta che ingoiare l’ennesimo boccone amaro per una ennesima occasione perduta”.