Napoli: logiche assistenziali il vero male del Mezzogiorno

Il capogruppo consiliare di Forza Italia presente alle manifestazioni di Muovititalia015 tenutesi a Catania il 16, 17 e 18 ottobre

Anche la Basilicata protagonista alla iniziativa Muovititalia015, promossa, a Catania, dalla Fondazione della Libert&agrave; di Altero Matteoli, gi&agrave; Ministro dell&#39;Ambiente e poi delle Infrastrutture e Trasporti nei due Governi Berlusconi, dal Gruppo del Ppe presieduto da Antonio Tajani e da entrambi i gruppi parlamentari di Camera e Senato.<br /><br />E&rsquo;&nbsp; stato il Capogruppo di Forza Italia, Michele Napoli, a prendere parte ai lavori e a parlare &quot;di buon governo del territorio quale viatico per rilanciare il Centrodestra in una fase al quanto delicata&rdquo;.<br /><br />Nel suo intervento Napoli ha spiegato &quot;quanto importante sia recuperare la fiducia degli elettori attraverso la capacit&agrave; di elaborare una progettualit&agrave; politica rispondente ad un nuovo modello di societ&agrave;, nel quale la competenza, la lungimiranza e la determinazione nel perseguire l&#39;obbiettivo della crescita va di pari passo con la capacit&agrave; di concepire l&#39;impegno politico non come l&#39;esercizio di potere ma come strumento al servizio di una comunit&agrave;&quot;.<br /><br />Il Capogruppo consiliare di Forza Italia ha, quindi, rappresentato &quot;la necessit&agrave; di dare corso ad iniziative legislative volte a scardinare le logiche assistenziali che sono il vero male del Mezzogiorno, in uno ad una burocrazia ottusa che frena qualsiasi ipotesi di sviluppo, condizionando ogni genere di investimento. Bisogna uscire&nbsp; – ha sottolineato Napoli – dal luogo comune di un Mezzogiorno abbandonato a se stesso, semmai occorre utilizzare al meglio i fondi strutturali che l&#39;Europa mette a disposizione delle aree svantaggiate, invece di correre il rischio di restituire imponenti risorse per colmare gap che portano ad affermare che si &egrave; al cospetto di una Italia a due velocit&agrave;&quot;.<br /><br />L&#39;esempio citato da Napoli &egrave; stato quello del Piano di Azione e Coesione che &quot;per il Mezzogiorno ha significato vedersi sottratti dal Governo Renzi, con l&#39;ultima legge di stabilit&agrave;, ben 4,5 miliardi di euro per finanziare il job act solo per la conclamata inconcludenza e scarsa autorevolezza&nbsp; delle Regioni del Sud&quot;.<br /><br />&quot;In attesa della relazione del presidente Pittella di marted&igrave; in Consiglio regionale sul Piano per il Sud e il Patto per Matera 2019 che mi auguro contengano azioni e misure concrete e non pi&ugrave; semplici promesse specie nel settore delle infrastrutture, la sfida che la classe politica del Sud deve vincere&nbsp;- ha sostenuto Napoli – &egrave; quella di assumere la consapevolezza che l&#39;Europa chiede alle Regioni di attivarsi nella elaborazione di una progettualit&agrave; strategica, non pi&ugrave; piegata ad un provincialismo superato dalla storia, in grado di rappresentare un vero volano di sviluppo e al tempo stesso lo strumento per recuperare il tanto, troppo, tempo perduto&quot;<br /><br />Napoli ha, poi, solleticato la platea dei presenti, giunti da ogni parte della penisola, evidenziando &quot;la necessit&agrave; di favorire interventi legislativi in favore delle imprese con l&#39;eliminazione della tassa pi&ugrave; odiata da chi fa impresa che &egrave; l&#39;Irap lasciando invariati i conti pubblici compensando i mancati ricavi con la cancellazione di sussidi e aiuti che non consentono di investire in ricerca ed innovazione e che invece alimentano il sistema delle clientele. Sarebbero – ha precisato Napoli – ben 10 i miliardi di euro di risparmio che potrebbero impiegarsi per finanziare la ricerca e l&#39;innovazione, vera leva per rilanciare lo sviluppo, creare occupazione e favorire quel benessere di cui &egrave; assetato il Mezzogiorno d&#39;Italia&quot;.<br /><br />L&#39;incontro, che ha visto la partecipazione del vice presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, del capodelegazione di Forza Italia, Elisabetta Gardini, degli eurodeputati Lara Comi, Massimiliano Salini, Alessandra Mussolini, Salvatore Cicu, Alberto Cirio, dell&#39;on.le Gasparri, dei deputati dell&#39;Ars siciliana e di tanti amministratori regionali e comunali giunti da tutta l&#39;Italia, si &egrave; chiuso con l&#39;intervento di Altero Matteoli, presidente della Commissione Infrastrutture al Senato, e del presidente Silvio Berlusconi intervento in diretta telefonica.<br />

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