Napoli: la Regione deve promuovere l’attività motoria

Il consigliere regionale di Forza Italia sottolinea che: “L’indice basso di sportività riscontrato per le province di Potenza e Matera rafforza l’esigenza della proposta legge sulla pratica sportiva presentata dal proprio gruppo consiliare”

&ldquo;Il piazzamento di &lsquo;bassa classifica&rsquo; delle province di Potenza e di Matera nella speciale ed originale classifica realizzata da &lsquo;Il Sole 24 Ore&rsquo; per &lsquo;Indice di sportivit&agrave; 2015&rsquo; rafforza l&rsquo;impegno che il gruppo di Forza Italia ha avviato con la proposta di legge sulla pratica sportiva presentata a fine luglio, impegno che intendiamo rilanciare nel confronto pubblico, specie con i soggetti del mondo sportivo, scolastico, del volontariato e del servizio sanitario, alla ripresa politica&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli.<br /><br />&ldquo;La classifica &ndash; riferisce Napoli – prende in esame 33 indicatori statistici e l&rsquo;attenzione non &egrave; rivolta allo sport professionistico quanto ad alcuni parametri particolarmente significativi della necessit&agrave;, da noi ribadita, di incrementare la pratica sportiva quale strumento di prevenzione delle malattie e di promozione del benessere psico-fisico, affrontando il tema dello sport con un approccio diverso in quanto inteso anche come attivit&agrave; motoria, svincolata dalla connotazione agonistica e fortemente legata al bisogno di salute, di benessere, di socializzazione, bisogni sociali ai quali deve essere data un&rsquo;adeguata risposte. Scopriamo cos&igrave; che per indice di praticanti amatoriali Potenza &egrave; 85esima e Matera 95esima; per bambini che fanno sport Matera &egrave; 65esima e Potenza 85esima; juniores Matera 67esima e Potenza 68esima; donne Potenza 84esima e Matera 94esima; sport di palestra Potenza 83esima e Matera 89esima; enti di promozione sportiva Matera 78esima e Potenza 96esima. Complessivamente il &ldquo;rating&rdquo; de Il Sole 24 Ore attribuisce a Matera la 73esima posizione e a Potenza l&rsquo;82esima con tendenza per entrambe a perdere alcune posizioni in un anno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Alla luce di tutto questo &ndash; continua Napoli – la Regione deve promuovere l&rsquo;attivit&agrave; motoria e valorizzare i soggetti che garantiscono la pratica delle attivit&agrave; sportive delle persone senza limiti di et&agrave;, reddito, provenienza geografica, cultura e abilit&agrave;. Un impegno che ha una specifica e maggiore rilevanza per i soggetti in disabilit&agrave; e quanti hanno necessit&agrave; di riabilitazione motoria. Ci rendiamo conto che il primo ostacolo &egrave; la scarsit&agrave; delle risorse pubbliche, ma non si sottovaluti che la Regione utilizza 45 milioni di euro delle royalties del petrolio per ripianare i deficit della sanit&agrave; pubblica (Aziende sanitarie innanzitutto). Per questa ragione la nostra pdl individua un fondo per il 2016 di 3 milioni di euro nella piena consapevolezza che i risultati non sono certo a breve termine e, quindi, si deve guardare a prospettive di tempi pi&ugrave; lunghi. Sia chiaro: gli interventi previsti dal Piano triennale per lo sviluppo dello sport, con un investimento annuo di 1,5 milioni di euro, &lsquo;sono tutt&rsquo;altra cosa&rsquo; rispetto agli obiettivi di prevenzione e tutela della salute che si intende perseguire con l&rsquo;iniziativa legislativa aperta al contributo specie di associazioni, societ&agrave; e quanti praticano lo sport. Tra le proposte contenute nella pdl &ndash; evidenzia il capogruppo di Fi -&nbsp; l&rsquo;individuazione di strumenti di programmazione (relazione annuale e monitoraggio costante), l&rsquo;organizzazione di una Conferenza regionale dello sport, la promozione della formazione degli operatori delle attivit&agrave; motorie e sportive rilanciando la Scuola Regionale dello Sport e prendendo spunto dal Progetto Palestra Sicura promosso dalla Federazione Medicina dello Sport, la possibilit&agrave; di convenzioni con l&rsquo;Istituto per il credito sportivo o altri istituti di credito&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si tratta di una sfida innanzitutto culturale &ndash;&nbsp;fa rilevare&nbsp;Napoli – per avviare un percorso di prevenzione sanitaria strettamente connessa alla pratica sportiva e ad un sano stile di vita che ha un punto fondamentale nell&rsquo;alimentazione a partire dai nostri figli, con l&rsquo;invito a superare l&rsquo;atteggiamento sedentario. Non si sottovaluti il triste primato lucano per l&rsquo;obesit&agrave; infantile, l&rsquo;alta percentuale di persone sedentarie e un livello molto basso di quanti praticano attivit&agrave; sportiva. La differenza in termini di salute tra un individuo che pratica attivit&agrave; fisica ed uno sedentario, difficilmente visibile in et&agrave; giovanile comincer&agrave; ad essere palese tra i 30 e i 40 anni. Per chi pratica sport ed attivit&agrave; motorie l&rsquo;invecchiamento &egrave; notevolmente ritardato. Addirittura si stimano 10.717 morti evitate l&rsquo;anno per i soggettivi attivi e 11.653 per i soggetti parzialmente attivi. A ci&ograve; si devono aggiungere i costi sostenuti dal sistema sanitario per tutti i lucani che non assumono un corretto stile di vita che quantifichiamo, sia pure approssimativamente, in Basilicata intorno ai 15 milioni di euro l&rsquo;anno&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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