Napoli: imprese lucane costrette dalla stretta creditizia

Il consigliere regionale di Forza Italia sottolinea che: “La stretta creditizia, in Basilicata, è più severa rispetto a quella che si riscontra nel resto del Paese”. “Qualcuno continua a rappresentare una condizione lontana dalla realtà"

&ldquo;Le imprese lucane sono ancora nella morsa della stretta creditizia che, in Basilicata, &egrave; pi&ugrave; severa rispetto a quella che si riscontra nel resto del Paese&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiarato dal presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Michele Napoli, che ha commentato i recentissimi dati pubblicati dalla Cgia,&nbsp;l&#39;Associazione artigiani piccole imprese, di Mestre sul problema del credit crunch.<br /><br />&ldquo;I prestiti alle imprese – ha proseguito Napoli – dalla fine del 2014 alla fine del 2015 sono scesi in Basilicata del 3 per cento, a fronte di un calo medio in Italia del 2,3 per cento e del dato positivo che si riscontra in altri contesti territoriali come il Friuli-Venezia Giulia (pi&ugrave; 3,5 per cento), la Sardegna (pi&ugrave; 2,9 per cento) o il Trentino Alto Adige (pi&ugrave; 2,1 per cento)&rdquo;.<br /><br />&quot;Dati che&nbsp; – secondo Napoli – testimoniano come il Quantitative Easing, cio&egrave; il massiccio acquisto da parte della Banca Centrale Europea di titoli di stato per un ammontare complessivo quantificabile a gennaio di quest&rsquo;anno in ben 87 miliardi di euro, bench&egrave; positivo, non &egrave; sufficiente, da solo, a ridare ossigeno alle imprese intente a fronteggiare le mutate esigenze imposte dalla globalizzazione dei mercati&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Occorre che le Istituzioni territoriali, in primis la Regione – ha detto Napoli – assumano come elemento cardine della propria azione il tema del rilancio della crescita economica, attraverso politiche monetarie espansive che abbiano quali referenti privilegiati le imprese, costrette, tra l&rsquo;altro, a sopportare un costo del danaro pi&ugrave; oneroso rispetto a quello che viene pagato dalle imprese in altri contesti territoriali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I tassi attivi ovvero quanto devono pagare le imprese per avere credito dalle banche – ha evidenziato il consigliere regionale di Forza Italia &ndash; sono in Basilicata pi&ugrave; severi rispetto alla media del Paese di 2 punti percentuali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Qualcuno finge di non sapere e continua a rappresentare una condizione per le aziende lucane lontana dalla realt&agrave;, simile atteggiamento &ndash; ha concluso Napoli &ndash; &egrave; indegno per una classe dirigente che si rispetti&rdquo;.<br />

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