“Sulla questione della chiusura degli uffici postali urge un’azione immediata di Regione e Anci”. E’ il parere del sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani in seguito alla mobilitazione di ieri contro la chiusura degli Uffici Postali.
“La Basilicata viene sempre più spoliata e depredata – ha detto Mariani- in modo perseverante di servizi e funzioni essenziali. Nonostante la battaglia di Scanzano contro il sito di stoccaggio di scorie radioattive- per ora scongiurato – è necessario prendere atto che quasi tutti i vertici e le sedi degli Enti statali e parastatali sono stati spostati in altre Regioni. E’ il caso del distretto dell’Enel che ora dipende dalla Puglia, del distretto Telecom che fa capo a Napoli, del Provveditorato alle Opere Pubbliche che dipende da Bari mentre il presidio generale di Poste Italiane è già stato spostato a Bari. Ed in Basilicata cosa rimane? Quasi nulla.
La Lucania è sempre più smembrata di funzioni direziionali, di grandi servizi collettivi, trasferiti alle Regioni limitrofe. Oggi chiedo ai presidenti della Regione e dell’Anci di difendere senza tentennamento la Basilicata non fosse altro per far valere gli ingenti incassi economici derivanti dal petrolio e dal gas metano non trascurando l'apporto idrico in termini di solidarietà e sussidiarietà verso le altre Regioni che non poco costano al popolo lucano".
Per Mariani “ un'ipotesi sarebbe la creazione di una cooperativa regionale- in accordo con tutti i sindaci lucani- per la gestione dei servizi che oggi eroga Poste Italiane. Bisognerebbe creare una struttura finanziaria operativa con l’obiettivo di dar vita ad uno sportello regionale che coadiuvi tutti i Comuni lucani. Una struttura che si reggerebbe senza ulteriori spese in quanto già la Regione Basilicata dà un contributo a Poste Italiane per non parlare degli incassi dei bonus carburante e di tutti i servizi che fornisce soprattutto agli Enti Locali".
bas 06