Intevenendo sulla ricorrenza della strage alla stazione di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980 la coordinatrice regionale di Sel Maria Murante dichiara “Trentatrè anni ad inseguire una verità affossata dall’infamia di depistagli interessati, di servizi più o meno deviati, di connivenze tra pezzi delle istituzioni e stragismo professionale… trentatrè anni di tentativi per provare a scalfire la malleabilità di quei muri di gomma al cui innalzamento in tanti – in troppi – si sono dedicati.
Trentatrè anni in cui i silenzi e le infamie hanno ogni volta assassinato ancora le 85 vittime che, in quel giorno di estate, furono sottratte nello strazio di corpi strappati, violati, spappolati, mentre il sangue tingeva indelebilmente i calcinacci di un lutto nazionale.
Ottantacinque voci pianti e sorrisi spezzati che noi siamo qui ancora oggi a ricordare, e a chiedere che non potrà mai bastarci la sola verità degli esecutori… perché quell’orologio fermo alle 10 e 25 possa tornare a segnare un tempo in cui anche i mandanti siano stati svelati”
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