Mpa, accelerare processo politico Terzo Polo

“La necessità di un nuovo progetto, un patto nuovo, scevro da contrapposizioni sterili e tatticismi politici, frutto di un nuovo ascolto della Società, per coglierne le idee e dare spazio alle energie che pur esistono” è la conclusione della disamina politica compiuta dall’esecutivo regionale dell’Mpa di Basilicata riunitosi ieri dopo la Convention romana di varo del Terzo Polo.
L’invito ad accelerare anche in Basilicata il processo politico, chiedendo all’Udc, all’Api e Fli di riunirsi quanto prima, allargando anche a movimenti e gruppi che non hanno sigle nazionali ma che sono presenti e hanno un peso sul nostro territorio, nasce da "un’analisi cruda dello stato di stanchezza e ribellione in cui versa la nostra Comunità, governata male, con flussi finanziari gestiti “a vista” secondo dinamiche di interesse politico, proiettate più all’assistenzialismo clientelare che ad investimenti lungimiranti di tipo produttivo.
Un’analisi condotta – si legge in una nota dell'Mpa – con lo spirito positivo di chi intercetta il malessere, si rende conto che la misura è colma e che occorre agire in fretta per scongiurare il peggio, senza crogiolarsi in un pessimismo di maniera che non porta da nessuna parte.
Al contrario, cogliendo l’umore di una società pronta al cambiamento, che ha bisogno di un’azione politica dirompente capace di tradurre le sue esigenze ed i suoi obiettivi di progetto in una programmazione seria e competente, coinvolge fin da subito, coloro che ne condividono il percorso allargando alla “società civile” che deve però, senza limitarsi a rivendicare diritti e protezione, come ha fatto finora, adoperarsi contribuendo fattivamente in termini di intelligenza, energie ed idee a tracciare le linee su cui costruire un progetto politico comune".
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