Mozione M5s, Perrino e Leggieri: “Sussulto di dignità”

Soddisfatti dell’approvazione del documento sul ricorso al TAR contro le trivelle Shell nello Jonio, i due consiglieri fanno sapere che andranno avanti a testa bassa: “Obiettivo referendum abrogativo”

&ldquo;Finalmente un sussulto di dignit&agrave; e orgoglio davanti all&rsquo;invasione delle trivelle in terra e in mare: il Consiglio regionale lucano, ieri, ha approvato all&rsquo;unanimit&agrave; la mozione presentata dal M5s Basilicata, che impegna la Giunta regionale a ricorrere contro i decreti del Ministero dell&#39;ambiente n. 212 e 213, entrambi del 13/10/2015, che autorizzano la Shell ad effettuare ricerche di idrocarburi nel mar Ionio settentrionale anche al di sotto delle 12 miglia marine dalla costa e vicinissima ad aree marine &lsquo;zone a protezione speciale&rsquo; e &lsquo;siti di interesse comunitario&rsquo;&rdquo;. Lo affermano i consiglieri regionali di M5s, Gianni Perrino e Gianni Leggieri, sottolineando che &ldquo;Lacorazza e Berlinguer hanno invano tentato di &lsquo;dribblare&rsquo; il voto e la discussione della nostra mozione,&nbsp; cercando di rassicurarci richiamando le dichiarazioni di Pittella dei giorni scorsi. Ma alle parole, seppur autorevoli del Presidente, il M5s Basilicata ha tenuto a ribadire la propria preferenza per i fatti e gli atti amministrativi: ovvero per gli impegni concreti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La mozione &egrave; stata quindi messa in votazione &ndash; dichiarano i due consiglieri – e approvata unanimemente. Un bel segnale per il popolo lucano. Seppur tardivamente, anche la maggioranza si rende finalmente conto delle reali intenzioni di Renzi: svendere la Basilicata, ivi incluso il suo mare, alle compagnie petrolifere. Quasi a voler rassicurarci, alle 19.08 di ieri, poco dopo l&rsquo;approvazione della mozione, &egrave; apparso un affannoso comunicato del portavoce di Pittella, Nino Grasso, che sottolineava come gli uffici regionali stessero &lsquo;alacremente&rsquo; approntando il ricorso al TAR Lazio contro le piattaforme petrolifere Shell. Poco male, i legali dell&rsquo;Ufficio di Presidenza di Giunta sono ulteriormente spronati dal testo della mozione &ldquo;anti-trivelle&rdquo; approvata, meritoriamente, da tutto il Consiglio Regionale di Basilicata&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Felici ma non confusi &ndash; continuano Perrino e Leggieri – il M5s Basilicata resta determinato e concentrato sull&rsquo;obiettivo principale: raggiungere il quorum e far vincere i s&igrave; ai quesiti refendari sull&rsquo;articolo 38 dello Sblocca Trivelle e art. 35 Decreto Sviluppo (blocco delle trivelle in mare). Certo, l&rsquo;impugnazione delle due autorizzazioni concesse a Shell rappresenta un&rsquo;altra tappa importante per ribadire il no della Basilicata all&rsquo;irresponsabile progetto predatorio del ducetto fiorentino&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il M5s Basilicata &ndash; concludono i due consiglieri – non abbasser&agrave; mai la guardia memore dell&rsquo;errore del 4 dicembre 2014 di cui la maggioranza pittelliana (con qualche complice dell&rsquo;opposizione) si &egrave; macchiata indelebilmente: la mancata impugnazione innanzi alla Corte Costituzionale (come chiedeva il M5S Basilicata) degli articoli 35 (Sblocca Inceneritori), 37 (Sblocca Gasdotti) e 38 (Sblocca Trivelle). Un errore clamoroso di cui la Basilicata sta pagando pesantemente le conseguenze e che rappresenta una ferita aperta a ulteriori minacce. Il M5s Basilicata sar&agrave;&nbsp; a fianco di tutti quei cittadini come quelli che scenderanno in piazza il prossimo sabato mattina a Montescaglioso per manifestare la loro idea di Basilicata: un&rsquo;idea che non contempla le parole petrolio e inquinamento. La campagna referendaria &egrave; gi&agrave; cominciata&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />

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