Mozione Fenice, Rosa: tanta carta e poche azioni

L’esponente Lb-Fdi: “In Basilicata siamo abituati a questi comportamenti: si fanno le norme, si dispongono i controlli, si produce tanta carta ma, alla fine, tutto resta lettera morta. Una politica fatta di apparenza ma priva di contenuto”

&ldquo;Ringraziamo i colleghi del Movimento 5 Stelle per l&rsquo;attenzione verso le tematiche ambientali che da sempre dimostrano. Tuttavia la mozione approvata, ieri, in Consiglio regionale, che prevede maggiori controlli da parte dell&rsquo;Arpab, la costituzione di un tavolo tecnico ed un screening sanitario che coinvolga i residenti dell&rsquo;area circostante il termovalorizzatore Fenice, rimarr&agrave; lettera morta&rdquo;. E&rsquo; questa l&rsquo;opinione del capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa.<br /><br />L&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza Nazionale sostiene infatti che &ldquo;sono rimaste lettera morta la delibera n. 427 del 27 marzo 2013 del Consiglio regionale, in cui si impegnava la Giunta a fare esattamente le stesse cose contenute nella mozione approvata ieri e la delibera, della Giunta stessa n. 1569/2011, che istituisce un Tavolo per la trasparenza Fenice&rdquo;. E ricorda di aver presentato, &ldquo;il 19 marzo scorso un&rsquo;interrogazione al presidente della Giunta proprio per conoscere lo stato di applicazione di tale deliberato e l&rsquo;attivit&agrave; del Tavolo. Ovviamente non abbiamo ricevuto ancora risposta. E possiamo affermare, quasi con certezza, che quando la Giunta avr&agrave; la bont&agrave; di risponderci lo far&agrave; in modo vago ed indistinto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Del resto, ieri, Pittella, durante la discussione per l&rsquo;approvazione della mozione del Movimento 5 Stelle &ndash; continua Rosa -, &egrave; caduto dalle nuvole. Prima ha detto di non conoscere la mozione (cosa che ultimamente gli accade spesso), poi ha dato il suo assenso. Questo atteggiamento, da parte del governatore, &egrave; da biasimare visto che il tema della tutela ambientale e della salute &egrave; questione cogente specialmente in una Regione come la nostra, in cui il sistema dei controlli fa acqua da tutte le parti. Ed &egrave; da biasimare ancora di pi&ugrave; alla luce della delibera del Consiglio regionale del 2013, in cui sono previsti l&rsquo;implementazione dei controlli Arpab, anche attraverso le collaborazioni con l&rsquo;Ispra, e la realizzazione di indagini epidemiologiche e la valutazione dei danni e degli impatti ambientali, e che impegnava la Giunta a riferire trimestralmente sulla sua attuazione. Cosa che Pittella dal suo insediamento non ha mai fatto. Ma in Regione Basilicata siamo abituati a questi comportamenti: si fanno le norme, si dispongono i controlli, si produce tanta carta ma, alla fine, tutto resta lettera morta. Atteggiamento che contraddistingue la politica fatta di apparenza ma priva di contenuto&rdquo;. &nbsp;

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