“Un deposito nei prestigiosi Sassi non si nega a nessuno. Anzi, uno è poco. Meglio una decina. Anzi 17”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Leonardo Montemurro, presidente Cna Matera dopo aver appreso da un giovane aspirante artigiano che “Il Comune di Matera ha approvato una delibera con la quale si assegna in subconcessione a un’associazione 17 locali nei Sassi adibiti a deposito”.
“Prendo la delibera – scrive Montemurro – e la rileggo almeno un paio di volte per essere certo di aver ben compreso i termini della questione: una Associazione cui va dato atto della meritoria azione in primis di presidio di quella parte dei Sassi ricadente in Vico Solitario con una storia iniziata negli anni settanta chiede in sub concessione 17 immobili demaniali per adibirli a deposito. Leggo e scrivo bene: deposito. In un momento come questo in cui l’abusivismo artigianale dilaga soprattutto nei Rioni Sassi anche a causa della cronica mancanza di locali da mettere a disposizione dei tanti ragazzi desiderosi di avviare una attività artigianale nonché di un bando fantasma di cui si parla da anni ma che sinora nessuno ha visto, l’Amministrazione Comunale in un sol botto e senza colpo ferire assegna quasi venti locali ad un unico soggetto. Ritengo l’atto messo in atto non propriamente confacente alle tante emergenze che la Città sta vivendo in questo momento che, tra l’altro hanno costretto le Associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato all’unanimità a richiedere l’intervento di S.E. il Prefetto per il ripristino della legalità quale condizione indispensabile per far crescere e prosperare una sana imprenditoria e per non abituarsi all’idea che l’illegalità sia la normalità. Sia ben chiaro io per primo non intendo disconoscere i meriti ultradecennali che ci si è conquistati nel tempo e sul campo, ma in una logica di correttezza e di trasparenza ulteriormente accentuata in un momento di grande difficoltà come questo che buona parte della città sta vivendo oserei dire che trasparenza e correttezza devono essere duplicate all’ennesima potenza per non incrementare ulteriormente questo clima di sfiducia non più latente ma ben visibile che i cittadini nutrono ormai verso le Istituzioni a tutti i livelli da quello locale a quello nazionale”.
bas04