Mollica (Mpa): sbloccare l’attività edilizia

Con un emendamento all’assestamento di bilancio il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie chiede di modificare l’articolo 44 delle legge regionale 11 agosto 1999 n. 23 “Tutela, governo ed uso del territorio”

“L’articolo è stato spesso – dichiara Mollica – anche recentemente, oggetto di modifiche, tutte dirette a perseguire il fine di scongiurare la paralisi ed il blocco dell’attività edilizia, ad oggi non ancora raggiunto. Il settore edile, oggi più che mai, risente di un decremento dell’attività, da imputarsi certamente alla crisi generale del Paese ma, soprattutto, da addebitare alle mancate iniziative, anche normative ed amministrative, tese ad incoraggiare la ripresa”.

“Innanzitutto – sostiene Mollica – occorre prendere atto del fatto che la maggioranza dei Comuni sono obbligati al blocco dell’attività edilizia derivante dall’applicazione dell’art. 9 del T.U. approvato con DPR n. 380 del 2001, invocato dalla formulazione attuale del comma 1 dell’articolo 44 di cui si propone la modifica. Inoltre, nonostante la legge regionale n. 23 del 1999 sia stata adottata, tra l’altro, per venire incontro ai problemi del territorio, accelerare i processi di trasformazione e snellire le lungaggini procedurali, bisogna constatare come, almeno da questo punto di vista, vi sia stato un fallimento, che si manifesta nella mancata approvazione del Regolamento urbanistico, da parte di una buona percentuale dei 131 Comuni regionali”.

“La formulazione che si propone dell’articolo 44 – spiega Mollica – mira ad accelerare realmente l’adozione da parte dei Comuni di quegli atti in materia edilizia, quali il Regolamento urbanistico, il Piano strutturale comunale, il Piano regolatore generale, imprescindibili per la ripresa dell’edilizia e dello sviluppo e crescita della nostra economia regionale. In questo modo si mira a realizzare ed a garantire anche la tutela del territorio, in particolare attraverso l’adozione del Regolamento urbanistico che, insieme con il Piano strutturale comunale, costituisce il Piano regolatore generale, previsto dalla legge dello Stato n. 1150 del 1942”.

“In particolare – specifica Mollica – il Piano strutturale comunale, pur essendo non vincolistico e non prescrittivo, definisce il grado di trasformabilità e il tipo di uso del territorio. Il Regolamento urbanistico, obbligatorio per tutti i Comuni, disciplina gli insediamenti esistenti sull’intero territorio comunale ed è lo strumento per garantire la tutela, la riqualificazione ed il completamento del territorio della città esistente, oltre a garantire gli interventi in area agricola. La stesura dell’articolo 44 che si propone – conclude Mollica – punta ad accelerare l’adozione di questo atto obbligatorio, nonché a regolamentare la vacatio che, in troppe realtà, rischia di generare abusi ed azioni che possono compromettere la salvaguardia del territorio”.

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