Mollica: i lucani, gente solidale e non certo individualista

Intervento del presidente, che prende spunto da un articolo pubblicato dal quotidiano “Il Giornale” per riflettere “sul senso comune, largamente diffuso, che vede nel dono e nella solidarietà l’espressione di autentici valori umani e spirituali”

&ldquo;Quello che fa dei lucani un popolo solidale, oltre che orgoglioso della propria terra, &egrave; il senso comune, largamente diffuso, che vede nel dono e nella solidariet&agrave; l&rsquo;espressione di autentici valori umani e spirituali, contrapposti all&rsquo;avidit&agrave; egoistica di un&rsquo;economia volta al profitto e alla spersonalizzante freddezza delle burocrazie pubbliche&rdquo;.<br /><br />Il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica commenta cos&igrave; l&rsquo;articolo pubblicato luned&igrave; scorso da &ldquo;Il Giornale&rdquo; (&ldquo;Il paese degli egoisti con il record di donatori d&rsquo;organi&rdquo; di Nino Materi, vedi link qui sotto) nel quale si mettono a confronto le teorie di Edward Banfield sul &ldquo;familismo amorale&rdquo; e i risultati dello studio &ldquo;condotto dalla sociologa potentina Antonietta Di Lorenzo, che nel suo testo &lsquo;Arcipelago di donazioni&rsquo;, dimostra come Chiaromonte, quel paesino che lo stesso Banfield definiva &lsquo;un bianco alveare sul cocuzzolo di un colle dove l&rsquo;estrema povert&agrave; e arretratezza del paese sono correlate alla incapacit&agrave; degli abitanti di agire insieme per il bene comune&hellip;&rsquo;, sia invece la capitale italiana delle donazioni di organi con una percentuale doppia rispetto alla media nazionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Perch&eacute; il valore della famiglia in noi lucani &ndash; conclude Mollica – rappresenta la sfida ad ogni cambiamento. Perch&eacute; lo spirito di solidariet&agrave; che ci contraddistingue da sempre, &egrave; il motore che scalda il cuore dei lucani. E questo non rientra certamente nel concetto di familismo amorale come attribuito da Banfield alla comunit&agrave; di Chiaromonte&rdquo;.<br />

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