Mollica: gratuite le offese a Patrizia Del Puente

Per il consigliere regionale dell’Udc “l’avvento dei social network e lo sfrenato uso che oggi ne viene fatto porta certuni a sentirsi liberi di esprimere il proprio pensiero ma anche gratuite cattiverie nei confronti degli altri senza alcun limite”

&ldquo;Una docente universitaria che insegna trasmettendo competenze e passione per l&rsquo;alchimia che vi &egrave; dietro a ogni dialetto non ha bisogno di dichiarazioni a sua difesa. Il suo operato &egrave; testimoniato da fatti tangibili e dalla stima dei suoi studenti manifestata, con equilibrio e pacatezza, anche in occasione di questa polemica nata sui social, nel bel mezzo della prima edizione della Scuola internazionale estiva di Dialettologia, organizzata dal Centro Internazionale di Dialettologia&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto scrive il consigliere regionale dell&rsquo;Udc, Francesco Mollica, dopo le polemiche sorte con lo scrittore Gaetano Cappelli. Mollica si dice &ldquo;dispiaciuto per le frasi offensive e fuori luogo scritte nei confronti della professoressa Patrizia Del Puente, studiosa preparata e scrupolosa, e risentito perch&eacute; &egrave; stato, in qualche modo, rovinato il clima di una manifestazione di grande respiro, con studenti e ricercatori appassionati di dialettologia, provenienti da vari atenei italiani ed europei, evento capace di valorizzare un ateneo che lavora con dedizione e il territorio che lo ospita&rdquo;.<br /><br />Nello stigmatizzare i toni utilizzati nei commenti sulla professoressa, Mollica invita a riflettere &ldquo;sul ruolo di guida che gli adulti dovrebbero ricoprire con saggezza in ogni situazione e contesto e sugli sforzi compiuti non solo dalla professoressa Del Puente che guida con professionalit&agrave; il Centro Internazionale di Dialettologia, ma dai tanti giovani laureati che in questo progetto credono, investendo le proprie energie&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;avvento dei social network e lo sfrenato uso che oggi ne viene fatto &ndash; conclude Mollica – porta certuni a sentirsi liberi di esprimere il proprio pensiero ma anche gratuite cattiverie nei confronti degli altri senza alcun limite. L&rsquo;errore compiuto da questi soggetti &egrave; quello di considerare la realt&agrave; virtuale come una sorta di &lsquo;zona franca&rsquo;, in cui porre in essere ogni tipo di condotta, pensando che quello che viene fatto su internet sia qualcosa di non esistente o non rilevante. Ma non &egrave; cos&igrave;, la realt&agrave; virtuale deve essere considerata esattamente pari a quella reale sotto il profilo dell&rsquo;effetto delle offese, soprattutto quando queste sono decisamente gratuite&rdquo;.<br />

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