Molinari su astensione minoranza Pisus Potenza

All’indomani dell’approvazione in Consiglio comunale del Pisus della città di Potenza il consigliere comunale dell’opposizione Giuseppe Molinari spiega il voto di astensione della minoranza, puntualizzando la necessità di realizzare in futuro opere utili alla città.
“Ancora una volta – evidenzia Molinari – l’opposizione, in maniera responsabile e nell’interesse della città, ha svolto un ruolo propositivo perché le cifre in gioco con i fondi da destinare al Pisus sono troppo alte, anche se questo non significa doversi accontentare di qualunque cosa purchè i soldi si spendano e non vadano persi. Abbiamo deciso di scommettere sulla mobilità e sulla ricucitura dei collegamenti verticali e non solo. Sappiamo, però, che i grossi problemi del capoluogo sono stati solo elencati e non affrontati. Sarebbe stato necessario individuare all’interno della città, ad esempio, un’area circense e per luna park, delocalizzare la centrale dell’Enel attualmente in Via del Gallitello, riqualificare l’ex centrale del latte che si sarebbe potuta trasformare in area congressi o fieristica, realizzare la tangenziale Centomani Dragonara, riqualificare l’area Cip zoo ed altro ancora”.
“L’approvazione del Pisus – evidenzia Molinari – è stata un’occasione seria di riflessione sul sistema urbano di Potenza. Riguardo a quest’ultimo servono, però, proposte di intervento efficaci ed efficienti nel breve termine, in risposta alle tante criticità urbane ed in linea con le direttive europee indicate dalla Regione Basilicata con il Fesr 2007- 2013”.
“Con il Pisus – continua il consigliere dell’opposizione – Potenza rivendica il ruolo di città capoluogo delle eccellenze nella ricerca dello sviluppo, della sanità, dell’alta formazione, delle reti della conoscenza e dell’informazione, da inserire organicamente nella scala sovra regionale. Abbiamo chiesto al sindaco che il Consiglio comunale sia puntualmente informato sui progetti del Pisus per evitare che accada, come in passato, la realizzazione di opere inutili, di dubbio gusto architettonico. Quello che chiediamo – conclude Molinari – sono opere utili e funzionali”.

BAS 05

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