Modifica Titolo V, Pace: “La Regione concentri ogni sforzo”

Il consigliere regionale interviene sull’argomento chiedendo “una reale perequazione dei livelli medi standard tra le Regioni demograficamente grandi ed economicamente forti e quelle con indicatori meno solidi”

&ldquo;Un argomento determinante su cui la Regione deve concentrare ogni sforzo, in merito al disegno di legge del Governo di modifica del Titolo V della Costituzione, unito a quello della limitazione, in tema di Energia, delle competenze proprie del sistema delle Autonomie Regionali, e la previsione del trasferimento del potere impositivo dallo Stato alle Regioni, avvenuto in maniera avventata e senza aver posto, come precondizione irrinunciabile, la reale perequazione non dei livelli essenziali, ma dei livelli medi standard tra le Regioni demograficamente grandi ed economicamente forti e quelle con indicatori meno solidi&rdquo;. E&rsquo; quanto ha dichiarato il consigliere regionale Aurelio Pace (Gm).<br /><br />&ldquo;Non dobbiamo dimenticare – ha continuato Pace, esponente dei Popolari per l&rsquo;Italia – che l&rsquo;Italia &egrave; l&rsquo;unico Stato europeo nel quale coesistono le Regioni a pi&ugrave; alto reddito d&rsquo;Europa e le Regioni con il tasso di sviluppo il pi&ugrave; arretrato. Il concetto di perequazione, cos&igrave; com&rsquo;&egrave; stato attuato, &egrave; talmente debole che non garantisce nemmeno i servizi minimi essenziali, quali quelli sanitari. Per queste incombenze la Regione fa ricorso, annualmente, ai fondi delle royalties del petrolio che dovrebbero essere utilizzati come fondi di sponda per creare sviluppo ed occupazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In realt&agrave; -&nbsp; ha concluso Pace – non si chiede altro che dare attuazione al V comma dell&rsquo;art. 119 della Costituzione: &ldquo;Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidariet&agrave; sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l&rsquo;effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali a favore di determinati Comuni, Province, Citt&agrave; metropolitane e Regioni&rdquo;.<br /><br /><br />

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