Parla il consigliere regionale di Lb-Fdi: “I fatti di Chiaromonte confermano le nostre posizioni e i nostri dubbi che Pittella ha snobbato”. “Basta nascondere la testa sotto la sabbia”.
“Dopo l'annuncio spot di Pittella di voler raddoppiare il numero dei migranti da ospitare in Basilicata – riferisce Rosa – abbiamo presentato una interrogazione sulla tenuta ‘strutturale’ in termini di dotazioni e capacità di integrazione della Regione”.<br /><br />“Quante strutture ci fossero – precisa Rosa – quali erano le prospettive future dei profughi, chi gestisse i centri di accoglienza. Pittella ci rispose ‘che senza immigrati saremmo, oramai, una Regione finita’.<br />Ora però – continua il consigliere – i nodi cominciamo a venire al pettine: come sono gestite le strutture? Sono adeguate? Cosa fanno i migranti? Quali sono le prospettive per queste persone che vengono qui in cerca di una vita migliore? Possiamo garantirla? Ecco, dopo le denunce che abbiamo fatto sullo Sprar di Muro (denunce cadute nel silenzio più totale), dopo i fatti di Sasso di Castalda, il grido di allarme del sindaco di Chiaromonte non ci meraviglia”.<br /><br />“I sindaci e i cittadini vengono lasciati soli a occuparsi dell'emergenza. La Prefettura – sottolinea Rosa – risponde al sindaco Viola che ‘non ci sono altre soluzioni’. E’ lo Stato che prima chiede sacrifici ai suoi cittadini e poi si arrende. I migranti sono abbandonati ad un destino privo di prospettive. E chi ci ha tacciato di razzismo e populismo quando abbiamo affermato che non siamo in grado di garantire alcunché a queste persone dovrà ricredersi. Certo, il comportamento dei nostri ‘ospiti’ è incomprensibile se si pensa che anche solo non essere più in pericolo di vita dovrebbe renderli quantomeno grati alle comunità che li ospitano. ‘Scappano dalla guerra e dalla fame’ gridano i finti buonisti".<br /><br />"A noi – dice Rosa – dopo i fatti di questi mesi, sembra più che abbiano confuso il senso di umanità degli italiani e dei lucani per stupidità. Che poi non si possa pretendere di tenere i migranti nell'attesa infinita di un asilo, senza potersi spostare e lavorare, è cosa ovvia che solo i nostri governanti nazionali e locali non capiscono. O non vogliono capire, visto che si è persino sentito dire, in Consiglio regionale, da Pittella e da alcuni consiglieri, che i migranti e i centri accoglienza creano 'indotto'. E’ la nuova tratta degli schiavi di cui una società civile dovrebbe vergognarsi”.<br /><br />“Ma sono troppi i soldi che girano intorno a questo che è il nuovo business delle coop 'rosse'. E poi – sostiene l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale – se ad un migrante viene rifiutato l'asilo, come nel caso degli ospiti di Chiaromonte, deve essere rimpatriato. Questo dice la legge. Scopriamo, invece, che viene semplicemente espulso dal centro e che deve provvedere da sé al mantenimento. Ma come fa – chiede Rosa – una persona che è illegalmente sul nostro territorio a trovare un lavoro? Lavoro nero? Accattonaggio? Spaccio? L'accoglienza 'legale' che alimenta l'illegalità. Un sistema marcio in cui poche persone si arricchiscono sulle spalle della povera gente”.<br /><br />“Cosa pensa Pittella in merito – prosegue Rosa – e come intende intervenire per alleviare i disagi della comunità di Chiaromonte e delle altre Comunità che ospitano i migranti? Vuole finalmente fare qualcosa per la nostra Terra o continuare ad essere asservito ai poteri delle lobby del neo schiavismo? Noi conosciamo la risposta, nulla. Ma speriamo di sbagliarci. In caso contrario – conclude – invitiamo quei lucani che oggi si chiudono in casa per paura delle reazioni dei migranti a scendere in piazza”.<br /><br />