Migranti, Castelluccio: proteste motivate da non ignorare

Il Vice presidente del Consiglio regionale: “ Le proteste sono ‘l’altra faccia della medaglia’ del cosiddetto ‘sistema accoglienza Basilicata’”

&ldquo;Le proteste dei migranti ospitati a Ferrandina nell&rsquo;albergo &lsquo;Old West&rsquo; e ancor pi&ugrave; il clima di tensione che si &egrave; creato a Tito e Chiaromonte dopo la chiusura di due centri di accoglienza di cittadini extracomunitari sono l&rsquo;altra faccia della medaglia del &lsquo;sistema Basilicata&rsquo; di accoglienza di cui parla il governatore Pittella&rdquo;.<br /><br />Lo sostiene il vice presidente del Consiglio regionale ed esponente di Forza Iatalia, Paolo Castelluccio, per il quale &ldquo;innanzitutto, non si possono ignorare le proteste dei migranti di Ferrandina sulle condizioni, tutt&rsquo;altro che ospitali del Centro, con la denuncia di numerose criticit&agrave;, che variano dal cibo cattivo (in tanti hanno riferito che il cibo &lsquo;puzza&rsquo; e che sono costretti a cucinarsi per proprio conto in camera), all&rsquo;isolamento del Centro che &egrave; localizzato nei pressi della stazione ferroviaria in aperta campagna. Gli ospiti &ndash; aggiunge Castelluccio – sono avvicinati da persone che per 10-15 euro al giorno li accompagnano in aziende agricole per lavori, il corso di lingua italiana &egrave; stato inspiegabilmente sospeso da un anno e l&rsquo;assistenza sanitaria non &egrave; adeguata. Una situazione &ndash; commenta il Vice presidente del Consiglio &ndash; che stride con molte cose buone che pure sono contenute nella legge regionale per l&rsquo;accoglienza approvata in Consiglio e che richiede controlli e verifiche rigorosi.&nbsp; Persistono, inoltre, i tempi lunghi per il riconoscimento dello status di rifugiato che si prolunga sino ad anni con esiti in molti casi incerti che, per&ograve;, in nessun modo non possono diventare un alibi a non far nulla e, quindi, a non intervenire sulle autorit&agrave; italiane e dell&rsquo;Unione europea&rdquo;.<br /><br />Castelluccio, nel ribadire che &ldquo;nessuno pu&ograve; mettere in discussione i sentimenti di solidariet&agrave; e di aiuto delle comunit&agrave; del Materano come quelle del Potentino per quanti sono in condizioni di evidente difficolt&agrave;&rdquo;, insiste sulla &ldquo;necessit&agrave; che non si pu&ograve; decidere l&#39;arrivo e l&#39;ospitalit&agrave; di profughi senza prima valutare ogni aspetto che riguarda i servizi di accoglienza e l&#39;impatto con la cittadinanza. Perci&ograve; individuare strutture idonee e personale a cui affidare i servizi &ndash; sottolinea – non &egrave; compito da svolgere centralisticamente, n&eacute; a Roma n&eacute; in Prefettura a Matera, scavalcando l&#39;ente locale pi&ugrave; rappresentativo e la volont&agrave; dei cittadini&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Quanto poi all&rsquo;opportunit&agrave; di nuova occupazione per i giovani lucani qualificarti, di cui parla il Governatore, che riferisce di 500 posti generati, anche su questo &ndash; dice Castelluccio &ndash; bisogna fare chiarezza e verificare le modalit&agrave; di impiego dei giovani nei vari servizi di accoglienza e se sono attivati contratti regolari di lavoro oppure se il tutto &egrave; affidato alla discrezionalit&agrave; di cooperative e soggetti affidatari dei servizi. Tra le priorit&agrave; il ripristino del corso di lingua italiana e l&rsquo;attivazione di corsi di formazione professionale&rdquo;.<br /><br />Per il Vice presidente del Consiglio regionale &ldquo;l&rsquo;istituzione di una apposita Task force e di un Organismo di coordinamento ad hoc ,evidentemente, non sono sufficienti o adeguati ad affrontare la complessa mole di problemi che si evidenziano quotidianamente nei 51 comuni lucani dove sono ospitati i migranti e, quindi, prima di pensare all&rsquo;arrivo di altri &egrave; indispensabile garantire servizi adeguati per quanti ci sono gi&agrave; e ripristinare il clima di tranquillit&agrave; e serenit&agrave; nelle comunit&agrave; locali ospitanti&rdquo;.<br />

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