Melfi, Navazio: ingiustificato aumento prezzi strutture funerarie

“Per comprare una cappella mortuaria nel cimitero di Melfi con 8 posti e 12 ossari si arriva a spendere 37.000 euro”. E’ quanto fa sapere il capogruppo consiliare Noi per Melfi, Alfonso Ernesto Navazio.
“Nel 2013 – ricorda – il Comune pubblica un bando per la concessione dei “servizi cimiteriali” in progetto di finanza (project financing). A luglio del 2015 (tanto ci è voluto!) la Giunta Comunale autorizza la firma della convenzione, formalizzata nel settembre del 2015 data dalla quale, per i prossimi 29 anni il concessionario si occuperà del cimitero comunale.
Ovviamente il concessionario ha vinto l’appalto offrendo dei prezzi più bassi di quelli messi a base di gara ma di questi prezzi oggi non vi è alcuna traccia”.
Sul sito istituzionale dell’Ente, aggiunge Navazio, “il concessionario pubblica un avviso per la prenotazione di strutture funerarie indicando i relativi prezzi. I cittadini sono sgomenti di fronte a tale richiesta mentre l’Amministrazione seppur sollecitata sembra in altre faccende affaccendata. Approfondendo la questione con la lettura dei verbali di gara, del contratto di concessione, del piano economico finanziario e del disciplinare di gara si scopre che i prezzi indicati nella suddetta tabella non tengono conto dei ribassi offerti in sede di gara dal concessionario”.
Il risultato è un ingiustificato aumento dei prezzi.  “Imbarazzante diventa persino constatare – dice ancora Navazio – che l’ignaro cittadino che vuole “acquistare”, seppure in concessione loculi o cappelle, deve versare il 50% in acconto senza sapere come gli saranno restituiti i suoi soldi qualora dovesse cambiare idea. Senza dire, che nulla si dice circa l’inizio dei lavori e i tempi di consegna”.
Perciò il gruppo consiliare “Noi per Melfi” ha presentato un’interrogazione urgente (un eufemismo chiamarla urgente tenuto conto che l’Amministrazione non ha ancora risposto a quelle presentate nel 2016 e all’ultima del 13 febbraio 2017) al Sindaco per conoscere “se i prezzi richiesti dal Concessionario con l’Avviso pubblico per la realizzazione di strutture funerarie nel cimitero della città corrispondono a quelli formulati in sede di gara e nel caso non lo fossero, concordando con i nostri rilievi, quali provvedimenti intende assumere; le cause (amministrative e/o tecniche) che hanno determinato tale incresciosa situazione; se è intenzione dell’Amministrazione, in sede di autotutela,  ri-verificare gli atti di gara e valutare alla luce del grave errore riportato nel Piano Economico finanziario se lo stesso possa ancora considerarsi valido e non inficiante il contratto di concessione; se il Concessionario ha rimborsato le somme che ci risultano essere dovute al Comune e ammontanti a circa € 55.000,00; se è intenzione dell’Amministrazione modificare gli atti amministrativi in modo da disciplinare la modalità di restituzione dell’acconto (50%) versato dai cittadini in caso di sopraggiunta rinuncia da parte degli stessi;
se è intenzione dell’Amministrazione modificare gli atti amministrativi in modo che l’Avviso pubblico riporti oltre che il costo delle strutture funerarie anche la tempistica della realizzazione delle opere prenotate”.
“Da oggi, con la nostra interrogazione, l’Amministrazione – conclude Navazio – è tenuta a dare tutte le risposte alle più che legittime domande dei consiglieri comunali ma anche dei tanti cittadini più che mai vittime di un insopportabile aumento dei costi relativi alle strutture funerarie”.

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