Mattia (Pdl) su rischio riduzione fondi Politica agricola

Il consigliere regionale del Pdl parla di mancata presa d’atto su allarme “riduzione risorse Pac e di disimpegno Psr”. “Scontiamo – dice Matta – un atteggiamento di rilassatezza”

“Non mi pare che l’allarme lanciato da autorevoli rappresentanti del Parlamento europeo, da assessori regionali all’Agricoltura e da associazioni e organizzazioni professionali del mondo agricolo sulla profonda sforbiciata ai fondi per la Politica agricola comune (Pac) di ben 25,5 miliardi di euro, che si profilerebbe per il periodo 2014-2020, abbia trovato un minimo non dico di preoccupazione, ma almeno di attenzione da parte dell’assessore Mastrosimone”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale del Pdl, Franco Mattia.

“Fonti dell'Esecutivo comunitario – aggiunge Mattia – parlano di ‘disastro’ per la Pac e di ‘rischio rinazionalizzazione’. Nello specifico italiano, l'agricoltura rischia di perdere complessivamente 4,5 miliardi di euro: oltre 2,5 miliardi di aiuti diretti ai produttori e 2 miliardi di fondi per lo sviluppo rurale. E’ lo stesso assessore pugliese all’Agricoltura, Dario Stefàno, a parlare di una certa rilassatezza, forse legata al momento pre-elettorale che rischia di compromettere le prospettiva di un sistema agricolo, come quello italiano, ampiamente diversificato, nelle sue formule produttive e nelle sue connessioni con le peculiarità dei diversi territori. Il rischio è quello di essere marginalizzati nel dibattito che darà luce ad una riforma probabilmente epocale mentre le stesse organizzazioni professionali agricole sembrano più impegnate nel sostegno a Bersani per le primarie del centrosinistra che a difendere gli interessi di categoria. Non vorrei che quel comportamento di rilassatezza, dovuta sicuramente ad interessi elettorali, si riferisse anche all’assessore Mastrosimone che – continua il consigliere del Pdl – nella recente risposta a valutazioni, anch’esse improntate sull’allarmismo, venute dal collega Rocco Vita, non mi è parsa affatto convincente sostenendo che i ritardi di spesa del Psr 2007-2013 sarebbero ‘fisiologici’. Non so da dove derivi l’ostentata certezza dell’Assessore nello scongiurare, al 31 dicembre prossimo, il rischio di disimpegno automatico di poco più di 47 milioni di euro e vorremmo anche noi, come i produttori, gli agricoltori, gli allevatori, i titolari di aziende agrituristiche, essere in proposito rassicurati in quanto sinora la pubblicazione di due soli bandi non sono in grado di garantire la velocizzazione della spesa”.

“E’ il caso di ricordare – aggiunge Mattia – che il precedente assessore Mazzocco già a fine 2011 riuscì a scongiurare in extremis il disimpegno per lo scorso anno e che, non a caso, le associazioni professionali agricole considerano il problema ‘tradizionale’ di ogni fine anno. E’ da anni che il mondo agricolo lucano rivendica la semplificazione dei bandi e delle procedure, insieme ad una diligente gestione delle domande e dei tempi di istruttoria accompagnata da uno snellimento delle procedure burocratiche ed autorizzative, tra l’altro quale condizione fondamentale per consentire tempi certi nella realizzazione degli investimenti. Quello che continua a mancare è un vero e proprio progetto regionale di politica agricola teso a sostenere una forte integrazione, rafforzamento e potenziamento del sistema agroalimentare, supportando un nuovo, moderno e reale associazionismo di prodotto quale elemento determinante per il decollo di filiere agro-alimentari lucane e la competitività dell’agricoltura della nostra regione”.

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