“Il sottoscritto , dal 1998 ad oggi ha riconosciuto debiti fuori bilancio per un importo complessivo di circa 15/20 milioni di euro e nonostante puntualmente ha richiesto la individuazione delle responsabilità (mai accertate) nella maturazione degli stessi, l’accertamento delle cause che li hanno generati e la predisposizione di correttivi tesi ad evitare il riprodursi di altri debiti fuori bilancio e a sanzionare i responsabili, ad oggi nulla è cambiato. Come pure è stato suggerito di prevedere nel bilancio di previsione la costituzione di un apposito “fondo” in coerenza con i principi di prudenza, completezza e veridicità del bilancio. Tali stanziamenti, pur non facendo venire meno l’obbligo del Consiglio di pronunciarsi sul riconoscimento del debito, aiutano sicuramente a salvaguardare l’equilibrio dei conti”. E’ quanto dichiara in un comunicato il consigliere comunale di Matera Michele Paterino (Idv), in riferimento “alle sette proposte di debiti fuori bilancio, da un minimo di 43.000,00 euro ad un massimo di circa 1.000.000,00 di euro per un totale di oltre 2.500.000,00 euro , fatti che risalgono in gran parte a molti anni addietro” che saranno affrontate nei prossimi giorni dal Consiglio comunale della città dei Sassi e il cui riconoscimento – secondo Paterino “non è automatico ma presuppone una attenta e rigorosa valutazione da parte dell’organo consiliare in ordine all’esistenza , in concreto, dei presupposti della norma e solo in caso positivo potrà procedere all’effettivo riconoscimento. La questione è certamente delicata, infatti, nel caso in cui la Corte dei Conti dovesse accertare che la delibera di riconoscimento di un debito fuori bilancio è stata illegittimamente adottata, a rispondere al giudizio della Corte dei Conti non sono più i dirigenti che hanno causato i danni , ma i singoli componenti del Consiglio Comunale che rispondono con il loro patrimonio”.
“Ad oggi i consiglieri comunali non hanno ancora avuto la possibilità di esaminare la documentazione a corredo dei debiti di cui si chiede il riconoscimento non avendo la struttura burocratica ancora acquisito i pareri necessari e predisposte le relative delibere in maniera da permettere il solo riconoscimento di quei debiti espressamente riconducibili alle fattispecie di cui all’art. 194 del Testo Unico degli Enti Locali.
Se si andrà nella giusta direzione – conclude – sicuramente il gruppo dell’Idv voterà responsabilmente con la consapevolezza che è necessario adottare contestualmente provvedimenti che possano contribuire a ripristinare una sana e corretta gestione delle risorse pubbliche”.
BAS 05