Il segretario provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano ha visitato l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, per verificare effettivamente a che punto sono gli interventi che dovrebbero consentire di avere un ospedale in grado di rispondere adeguatamente alla sfida che attende la città da qui al 2019 e su quanto di meglio si possa fare e va fatto per il bene di tutti.
Per il sindacalista, “Il potenziamento dei servizi sanitari a cominciare dal pronto soccorso dell’ospedale cittadino in vista del 2019, quando la Città sarà capitale europea della cultura, è solo un primo passo verso il miglioramento delle prestazioni per la salute dei materani e degli ospiti sempre più numerosi. Ho preso atto, com’è stato incrementato l’organico, sulla dotazione già da tempo nell’Ospedale Madonna di una banca per radioterapia e ben definite le azioni operative con la rete regionale, che ha permesso di mettere tutte le strutture in condizioni di poter offrire in sinergia un servizio importante per la popolazione. Nonostante la crisi economica abbia messo in difficoltà i sistemi sanitari in tutta Europa, Matera è a buon punto, una buona sanità di cui abbiamo potuto prendere atto: oggi l’ospedale è in condizioni di dare risposte al territorio, gli sforzi di integrazione tra le strutture di Policoro e Matera sono evidenti oltre che proficui per i pazienti. Buona la risposta sinergica e collante tra il territorio. Si è potuta verificare con i dati l’efficienza massimale della radiologia internistica, l’emodinamica, la rianimazione fiore all’occhiello della provincia per gli innumerevoli casi gravi che quotidianamente celermente vengono risolti, la chirurgia generale con dirigenza rinnovata e rassicurante. Nonostante al Madonna delle Grazie di Matera, come al Giovanni Paolo II di Policoro, ci siano servizi e prestazioni di eccellenza, nel campo della sanità l’emergenza è vera: mancano migliaia di medici ed infermieri. In Basilicata nonostante gli sforzi dell’Asm con i ripetuti avvisi pubblici, le selezioni per dirigenti medici specialisti, si manifesta con disinteresse come se vivessimo in un paese con un elevato tasso occupazionale. E’ veramente paradossale. Dunque, con quest’andicap il percorso è ancora lungo per compiere ed affermare un nuovo modello organizzativo sanitario a cui sta lavorando il Direttore Generale Asm, dott. Piero Quinto. Ma, il nostro obbiettivo – prosegue Giordano – è quello di ottenere una sanità a Matera e provincia di livello internazionale. Siamo sicuri che, in sinergia e condivisione vera, ciò si possa giungere. L’Ugl, considerato che la città dei sassi ha un ospedale provinciale oramai collaudato, chiede al D.G. Quinto che anche per Policoro vadano a compiersi delle priorità tra cui potenziare il P.S., accelerare i lavori di allargamento del reparto di rianimazione, spostamento dell'Utic nel reparto frontistante la U.O. Medicina, sistemazione più funzionale dell'obitorio e acquistare le apparecchiature per il monitoraggio, tra cui l'ecotomografo. Siamo davvero soddisfatti di assistere a questi cambiamenti avvenuti nell’ospedale di Matera e – conclude il segretario Ugl – per il bene di tutti ed in special modo quando si parla di salute, siamo interessati a pubblicizzare sempre più la notizia con ogni nostro mezzo contribuendo alla massima diffusione invitando le eccellenze lucane a fornire la propria disponibilità per ricoprire figure mediche professionali nei centri ospedalieri del nostro territorio senza ascoltare o fare sterili polemiche”.