Matera: Fds, disappunto per nuovi orari trasporto pubblico urbano

La Federazione della Sinistra di Matera, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista, esprime il proprio disappunto in merito ai nuovi orari del servizio di trasporto pubblico urbano in vigore in città dal 19 ottobre, chiedendo alla Giunta comunale di revocare la relativa delibera.
“Pur consapevoli dei risvolti della crisi economica in corso, coscienziosi dei tagli effettuati agli enti pubblici dal Governo , dell’aumento dei costi di gestione in genere ( soprattutto dei carburanti), è triste però constatare – si legge in una nota – che in barba a tutti i progetti di mobilità integrata ed ecosostenibile, anziché potenziare il servizio pubblico di trasporto urbano e scoraggiare l’uso dei mezzi privati , invece di provvedere ad inserire nuove corse al fine di diminuire il traffico nei Rioni Sassi e nel centro storico e collegare meglio i borghi e le zone industriali, si è pensato di “ottimizzare” le spese attuando una riorganizzazione che prevede la soppressione di intere linee nei casi più estremi e la sospensione della prima o dell’ultima corsa in numerosi altri casi, depotenziando di fatto in maniera sensibile i collegamenti pubblici cittadini con particolar incidenza sui collegamenti con i borghi materani.
Tutto ciò comporta l’impossibilità per qualsiasi residente a Matera di raggiungere con un mezzo pubblico prima delle 8 del mattino il proprio posto di lavoro e d’altra parte, chiunque volesse raggiungere la stazione Fal, l’ospedale, il piazzale dei bus extraurbani o semplicemente volesse tornare a casa con mezzi pubblici dopo le 21, a Matera, incontrerebbe molteplici problemi.
Tutto ciò è inaccettabile per una città – conclude la nota della Fds – che si dice pronta a diventare capitale europea della cultura, ed è inaccettabile se non proprio grottesco che suddetta città non abbia un piano urbano del traffico all’altezza di tale prestigiosa investitura. Piano che dovrebbe prevedere misure strutturali che potenziano il trasporto collettivo, che dovrebbe prevedere incentivi per chi usa mezzi ecosostenibili, un piano che sia anche una sorta di 'patto di mobilità sostenibile' con la cittadinanza”.
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