All’una e quarantacinque di stanotte ignoti si sono introdotti nel sito dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani in località La Martella di Matera e, appropriandosi della pala meccanica presente in loco, hanno demolito la centrale elettrica al servizio dell’impianto. Successivamente allontanandosi con la pala meccanica hanno distrutto il cancello di accesso all’impianto. Ingenti sono i danni provocati a cominciare dall’interruzione del funzionamento dell’intero impianto. L’attentato costituisce l’ultimo di una serie di episodi denunciati nei giorni scorsi dall’Amministrazione (abbandono di intere mobilie, pneumatici, rifiuti ingombranti di ogni genere nei luoghi più disparati e particolarmente nel centro cittadino) e che dimostrano che è in atto un vero e proprio sabotaggio nei confronti degli sforzi che il Comune di Matera sta compiendo per garantire la pulizia della città e mettere ordine in un settore particolarmente delicato.
“Avevo già allertato le forze dell’ordine – dichiara il Sindaco Salvatore Adduce – parlando nei giorni scorsi di boicottaggio e sabotaggio contro l’Amministrazione e la comunità. Forse qualcuno ha pensato che stessi esagerando. Ciò che è avvenuto stanotte non lascia più dubbi su quanto sta accadendo: c’è una regia ben organizzata che sta cercando con metodi di natura mafiosa di intimorire l’Amministrazione e la comunità per impedire che i provvedimenti recentemente assunti (chiusura dell’impianto di compostaggio e delocalizzione della discarica – decisione assunta insieme agli abitanti del Borgo La Martella – , delibera del Consiglio Comunale n. 45 del 16/6/2011 con cui vengono dati indirizzi per l’estensione della raccolta differenziata e la completa esternalizzazione del servizio di raccolta, delibera della Giunta comunale di riorganizzazione degli uffici e servizi dell’ente, provvedimenti di gestione adottati dal dirigente competente) producano l’effetto di riformare radicalmente il settore. Chiederò – aggiunge il Sindaco – al Prefetto della Provincia di Matera l’immediata convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica perché insieme alle forze dell’ordine si dia vita ad un’azione congiunta e coordinata per stroncare sul nascere ulteriori tentativi intimidatori. Per parte nostra – conclude Adduce – da simili episodi traiamo la conferma, se ce ne fosse bisogno, della bontà dell’azione riformatrice messa in campo particolarmente in questo settore. Sono fiducioso che le istituzioni, le forze politiche, le associazioni, l’intera città sapranno unitariamente rispondere con fermezza.”
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