A quattro anni da un indimenticabile concerto in cui ammaliò il pubblico materano, il violinista svizzero Alexandre Dubach torna ad esibirsi nella Città dei Sassi con l’Orchestra ICO “Magna Grecia”, in questa occasione diretta da Carlo Boccadoro.
Virtuoso dalla tecnica impeccabile, Alexandre Dubach è artista che, grazie ad una innata sensibilità musicale e personale, è capace di interpretazioni di straordinaria intensità e grande profondità, doti che l’hanno portato a incidere i difficilissimi concerti di Nicolò Paganini per diverse “etichette”.
Il violinista Alexandre Dubach sarà il protagonista assoluto di “Dal tempo… …nel tempo”, il prossimo appuntamento del cartellone della stagione “Matera in Musica” 2015-2016 di Festival Duni e dell’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia”, che si terrà domenica prossima, 24 gennaio, alle ore 21.00 all’Auditorium Gervasio di Matera; info e prenotazioni (posto unico 15 € al botteghino, + 1€ di prevendita) presso Festival Duni – ICO “Magna Grecia”, in Via De Viti de Marco n.13 a Matera (cell. 392.9199935 – omg.matera@gmail.com), o presso Cartolibreria Montemurro, via delle Beccherie n.69 a Matera (0835.333411).
Nella prima parte di “Dal tempo… …nel tempo” Alexandre Dubach, accompagnato dall’Orchestra ICO “Magna Grecia” diretta da Carlo Boccadoro, eseguirà il celebre Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 61 di Ludwig Van Beethoven.
Questo popolarissimo concerto ha una scrittura solistica caratterizzata da un fraseggio levigato ed elegante che, pur richiedendo al violinista una tecnica assoluta, poco concede al virtuosismo fine a se stesso, ricercando invece una intensa espressività. Nella partitura, inoltre, il rapporto tra il solista e l’orchestra non è antitetico e conflittuale, come in altri concerti beethoveniani, ma vede invece il violino solista realizzare con l'orchestra un'intima complicità.
Nella seconda parte del concerto l’Orchestra ICO “Magna Grecia” diretta da Carlo Boccadoro, raffinato e colto musicista, compirà un notevole “salto temporale-musicale” passando dal classicismo beethoveniano alla musica contemporanea, in particolare eseguendo due composizioni orchestrali di grande interesse.
Si inizia con la “Parodia per orchestra” di Lorenzo Ferrero: nato a Torino nel 1951, da tempo Ferrero si è affermato a livello internazionale come uno dei più interessanti compositori contemporanei, attività creativa che lo vede dividersi tra la scrittura di composizioni strumentali, sia orchestrali che cameristiche, e quella prevalente di opere per il teatro musicale. Lorenzo Ferrero si è dedicato anche all’organizzazione musicale ricoprendo, tra l’altro, la carica di direttore artistico dell'Arena di Verona, del Festival Pucciniano di Torre del Lago e del Ravello Festival.
Il concerto si conclude con l’esecuzione delle “Soirées musicales” op. 9 di Benjamin Britten, una suite in cinque movimenti scritta dal compositore inglese partendo da altrettanti brani di Gioachino Rossini. Composte originariamente negli anni Trenta come “colonna sonora” per uno spettacolo di ombre cinesi, le “Soirées” non sono trascrizioni di opere rossiniane, quanto piuttosto cinque “scherzi” che il musicista inglese si divertì a comporre ispirandosi ad altrettanti brani di Rossini, ma “esasperandone” però le caratteristiche musicali, quasi che Britten avesse voluto diventare più rossiniano dello stesso Rossini.
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