Masterplan, Napoli: “Non c’è traccia di svolta culturale”

Per il consigliere regionale del Pdl-Fi “è necessario accantonare la logica della frammentazione degli interventi e parcellizzazione degli stessi in favore di una progettualità strategica”

&ldquo;Nei documenti consegnati e nelle parole del governatore non ci sono ancora tracce di quella svolta culturale in termini di approccio rispetto al passato di cui c&rsquo;&egrave; bisogno e che dovrebbe imporre, quale conseguenza, l&#39;accantonamento della logica della frammentazione degli interventi e parcellizzazione degli stessi in favore di una progettualit&agrave; strategica tale da consentire una verifica puntuale dello stato di attuazione di quanto programmato rispetto a target predeterminati&rdquo;.<br /><br />Lo ha detto ieri sera in Aula il capogruppo del Pdl-Fi Michele Napoli, per il quale &ldquo;il masterplan a questo dovrebbe servire, a fornire una visione d&rsquo;insieme delle prospettive di sviluppo e/o di coesione sociale di un determinato contesto territoriale, a responsabilizzare i decisori istituzionali e la governance amministrativa sulle azioni che si intendono intraprendere rispetto alle risorse disponibili&rdquo;.<br /><br />

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