Margiotta (Pd) su piano industriale esposto da dg Rai

"Il futuro è sul digitale, lo conferma la caduta degli ascolti delle reti generaliste a vantaggio dei canali free, un segnale che la Rai deve cogliere. Bene il direttore generale Luigi Gubitosi che oggi, audito in Commissione, ha tradotto il dato nell'esigenza di potenziare l'offerta sul digitale terrestre, lavorando sull'identità di ogni canale, connotandone l'offerta anche per evitare sovrapposizioni, così l'utente saprà cosa andare a cercare e dove". Lo dichiara in una nota il vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Salvatore Margiotta (Pd) commentando il piano industriale esposto questa mattina dal dg Rai. "Come nel caso di Rai5 -continua il senatore – che verrà plasmata nella rete dedicata al teatro e alla lirica, segmento che nel 2012 ha registrato un +11,18% per spesa al botteghino". Il vice presidente della Commissione di Vigilanza sottolinea l'allarme giovani lanciato dal direttore generale, che ha ammesso la debolezza dell'azienda nei confronti del pubblico più giovane e sul web, “due mondi strettamente legati tra di loro sui quali lavorare urgentemente puntando alla crossmedialità”, sottolinea. “La Rai, e in questo concordo con il dg, guardi al modello della media company, che viaggia contemporaneamente su tutti i mezzi: pensiamo a quanti giovani e non solo – continua Margiotta- guardano la tv e contemporaneamente lavorano con un tablet o twittano con lo smartphone." La Commissione, dice il senatore "approfondirà ogni punto esposto in vista del prossimo incontro in Vigilanza, quando il dg risponderà alle domande dei commissari. Mi è sembrato un buon inizio, vigileremo perché gli obiettivi vengano perseguiti con efficienza, trasparenza, ottimizzando le risorse e ricordando che la Rai è prima di tutto servizio pubblico". Poi conclude, riferendosi all'accusa mossa a Renato Brunetta dal consigliere Peluffo, di aver pubblicato, sul sito da lui promosso, raiwatch, la risposta ad un'interrogazione: "va bene la trasparenza, ma il capogruppo Pdl alla Camera deve agire con correttezza. Non è possibile un rapporto equilibrato tra Rai e Vigilanza se la Commissione non tutela la riservatezza delle informazioni. Se facessimo tutti così?", si domanda, "sarebbe la gioia della concorrenza".

bas 12

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