"Un'idea demagogica, l'ennesima, presentata dal Pdl come un'iniziativa a tutela del pluralismo dell'informazione, che appare in realtà un progetto del centrodestra per orientare ulteriormente l'opinione pubblica, anche attraverso le reti radiotelevisive di Stato". Così Salvatore Margiotta (Pd), vicepresidente della Commissione di vigilanza sulla Rai, commenta le dichiarazioni rilasciate dal capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta che ha presentato, con una conferenza stampa, rai@watch.it, il portale dedicato al monitoraggio dei tg e programmi della tv di Stato. "Un’anomalia tutta italiana le violente critiche al servizio pubblico e le possibili soluzioni proposte dall’on. Brunetta, capogruppo di un partito il cui leader è proprietario delle reti televisive che competono con la Rai – continua Margiotta -e che Berlusconi, da sempre, utilizza come filo diretto con i cittadini, sfruttandole a proprio vantaggio con telefonate pomeridiane, videomessaggi, compiaciuto dai direttori dei telegiornali ovviamente scelti da lui. Ci aspettiamo ora che lo stesso strumento di controllo e di commento venga proposto anche per le reti Mediaset, da sempre squilibrate a favore del centro destra", afferma il vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai.
Quando il capogruppo del Pdl afferma che l'obiettivo di Rai@watch “è che il patrimonio Rai non sia subordinato a una parte politica, viene da domandarsi – chiosa il senatore Pd- come abbia potuto trascurare così a lungo, ad esempio, un tg evidentemente asservito come era quello diretto da Emilio Fede, o la linea dei quotidiani che rispondono alla famiglia Berlusconi. Se è vero che il pluralismo non vale solo per il servizio pubblico ma per tutti i media”, conclude Margiotta.
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