Margiotta: iniziate in Commissione Camera audizioni su Fenice

Sono iniziate oggi presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati le audizioni informali nell'ambito della risoluzione Margiotta relativa all'inceneritore Fenice di Melfi, finalizzata a fare chiarezza sui reali effetti inquinanti che si sono verificati negli anni scorsi, e sugli eventuali conseguenti danni alla salute dei cittadini.

In particolare sono stati auditi: la Provincia di Potenza, nella persona del Vicepresidente Macchia; l'ASP di Potenza, rappresentata dai dirigenti dott. Negrone e dott. Fortunato; il Direttore generale dell'Arpab, ing. Raffaele Vita; il Commissario dell'ATO rifiuti, Sabino Altobello.

“Le prime audizioni – afferma Salvatore Margiotta, Vicepresidente della Commissione Ambiente, e presentatore della risoluzione- confermano da un lato la complessità del tema, dall'altro la volontà dei diversi Enti interessati di tenere sotto monitoraggio costante i parametri rivelatori di un inquinamento in atto. In particolare l'ASP ha negato che esistano, allo stato delle indagini e degli studi svolti, correlazioni tra l'inquinamento della falda e malattie insorte tra gli abitanti della zona, ed ha assicurato che è in atto la vigilanza sanitaria sui dipendenti dell'impianto e delle aziende dell'indotto, mentre l'ing. Vita ha assicurato la progressiva intensificazione dei controlli ambientali, già in atto a partire dal 2009. Alla ripresa riferiranno in Commissione Istituto superiore della Sanità, Ispra, nonché Governo e Regione. Ho inoltre disposto di audire tutte le principali associazioni ambientaliste agenti sul territorio. Grande attenzione va intanto posta alle opere di bonifica da realizzare in situ, che devono garantire l'assoluto isolamento delle zone contaminate. Non posso non evidenziare un rammarico, che riguarda Fenice come una serie di altre importanti emergenze ambientali della nostra regione, a partire dal Centro Oli di Viggiano: sarebbe stato importante, anni addietro, e cioè all'atto dell'entrata in funzione degli impianti, caratterizzare l'ambiente, ed in particolare acqua, aria e terreno al cosiddetto tempo zero, o, come si dice in gergo, al bianco. Ciò avrebbe consentito oggi di effettuare una comparazione più precisa, e definire quindi correttamente gli effetti di tali opere sull'ambiente circostante. Vita ha assicurato che per gli investimenti futuri, a partire dalle nuove estrazioni petrolifere, si sarà attenti a questa necessità. In ogni caso quel che più conta è, a questo punto, un monitoraggio costante e trasparente che rassicuri i cittadini. Nelle prossime audizioni chiameremo anche il Ministro Clini ad assumere impegni in tal senso”.

BAS 05

    Condividi l'articolo su: