L’Assessore alla pace del Comune di Potenza Emiddio Fiore e il coordinatore della Tavola della pace – Città di Potenza Raffaele Scaldaferri esprimono piena soddisfazione per la riuscita della marcia della pace Perugia-Assisi di domenica scorsa che ha visto la partecipazione di oltre duecentomila persone provenienti da tutta Italia di cui una sessantina di cittadini potentini. A cinquant’anni dalla prima marcia organizzata il 24 settembre 1961 da Aldo Capitini – è stato lanciato un nuovo appello “per la pace e la fratellanza dei popoli.
La fratellanza dei popoli – si legge nel documento finale della marcia -“si basa sulla dignità, sugli eguali diritti fondamentali e sulla cittadinanza universale delle persone che compongono i popoli. I diritti umani sono il nome dei bisogni vitali di cui è portatrice ogni persona. La sfida è’ tradurre in pratica il principio dell’interdipendenza e indivisibilità’ dei diritti umani – civili, politici, economici, sociali e culturali – e ridefinire la cittadinanza nel segno dell’inclusione.
Tra le proposte degli organizzatori quelle di “garantire a tutti il diritto al cibo e all'acqua; promuovere un lavoro dignitoso per tutti; investire sui giovani, sull'educazione e la cultura; costruire un'’economia di giustizia; ripudiare la guerra, tagliare le spese militari a favore di quelle sociali; difendere i beni comuni e il pianeta; promuovere il diritto a un'informazione libera e pluralista; fare dell'Onu la casa comune dell'umanità’; investire sulla società’ civile e sullo sviluppo della democrazia partecipativa; costruire società’ aperte e inclusive. Grazie al contributo dei partecipanti potentini alla marcia, il Comune di Potenza e la Tavola della pace adotteranno a distanza un bambino palestinese per più di un anno. Un altro modo concreto per intervenire. Con questi soldi sarà possibile migliorare la vita del bambino e quella della sua famiglia, assicurando cibo, istruzione e cure mediche. La campagna di adozione a distanza
delle bambine e dei bambini palestinesi è promossa dal 2001 dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani in collaborazione con due associazioni di donne di Gerusalemme (l’associazione Juzoor Foundation for Health and Social Development e l’associazione Rawdat El Zuhur) che provvedono alla segnalazione dei bambini e alla distribuzione e gestione delle somme raccolte. Per informazioni sulla campagna nonviolenta “adottiamoli a distanza” inviare una e-mail a ufficiopace@comune.potenza.it.
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