Il capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale chiede alla Giunta di contrastare una norma della “manovra di Ferragosto” del Governo per permettere a tutte le Regioni (Basilicata compresa) di eccedere i limiti del patto di stabilità nella spesa
“Bene ha fatto la Giunta regionale nella seduta lampo di questa mattina a costituirsi in giudizio dopo aver sollevato questioni di legittima costituzionalità della legge 111 del 15 luglio contenente la manovra finanziaria precedente del Governo. Adesso però bisogna concentrare l’impegno per contrastare quell’aspetto che ho denunciato ieri contenuto nell’articolo 5 bis della manovra di Ferragosto”.
E’ quanto sostiene il presidente del gruppo Idv in Consiglio regionale Nicola Benedetto evidenziando che “la norma, al fine di consentire lo sviluppo delle Regioni meridionali e la spesa delle risorse comunitarie, ha stabilito che a decorrere dal 2011 la spesa regionale effettuata annualmente, a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione sociale, sui cofinanziamenti nazionali dei fondi comunitari a finalità strutturale, nonché delle risorse individuate ai sensi di quanto previsto dall'art. 6-sexies del decreto legge 25 n.112/2008, può eccedere i vincoli del patto di stabilità interno nei limiti stabiliti con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze. Il comma 1 del citato art. 5-bis prevede che l'ambito applicativo del medesimo articolo sia circoscritto alle Regioni dell’obiettivo convergenza e che i limiti di spesa rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità che possono essere superati siano soltanto quelli fissati per le Regioni a statuto ordinario e potrebbe escludere sulla base di una interpretazione restrittiva delle disposizioni di cui al predetto articolo, le regioni Sardegna, Sicilia, Molise e Basilicata. Registro ancora una profonda sottovalutazione della Giunta regionale che dovrebbe qualche volta ascoltare suggerimenti come quelli che ho sollevato, abbandonando l’atteggiamento dell’autosufficienza, a differenza della Regione Sardegna che non solo per prima ha segnalato il grave caso di disparità tra Regioni ma oggi ha approvato un ordine del giorno per impegnare il Governo a provvedere all'emanazione di un'apposita circolare interpretativa al fine di chiarire che tutte le Regioni coinvolte nel Piano per il Sud rientrano nell’ambito applicativo dell'articolo 5-bis. Si tratta pertanto di seguire l’esempio della Regione Sardegna e chiedere ai deputati lucani del Pdl di non votare alla Camera il provvedimento se non modificato”.
Benedetto sollecita infine di costruire un fronte comune tra Regioni Sardegna, Basilicata, Sicilia e Molise per respingere “odiosi tentativi di dividere le Regioni del Sud al loro interno e forme di sperequazione nei tagli. I parlamentari lucani devono dar prova di servizio, specie quelli del Pdl come hanno fatto con l’emendamento di 7 milioni di euro per l’alluvione del Metapontino di marzo, un primo sia pure parziale risarcimento del disimpegno totale del Governo”.