Manovra finanziaria 2017/2019, il dibattito in Aula

Nella discussione, aperta dalla relazione del presidente Pittella, sono intervenuti Robortella, Santarsiero, Bradascio, Romaniello, Rosa, Napoli, Leggieri, Lacorazza, Pace, Cifarelli e Perrino

Dibattito oggi in Consiglio regionale sulla relazione del presidente della Regione Marcello Pittella che ha illustrato il documento di economia e finanza regionale e i disegni di legge che compongono la manovra finanziaria 2017/2019 (legge di stabilit&agrave; regionale 2017, legge di bilancio). Ad aprire la discussione Vincenzo <strong>Robortella </strong>(Pd), presidente della terza Commissione, secondo il quale la manovra finanziaria &ldquo;&egrave; una manovra difficile ma con una testa e un cuore. I tagli statali e la riduzione delle royalties rendono arduo far quadrare i conti ma le scelte compiute evidenziano una programmazione completa&rdquo;. Vito <strong>Santarsiero</strong> (Pd), presidente della prima Commissione, dopo aver evidenziato il lavoro svolto dall&rsquo;organismo e &ldquo;gli sforzi messi in campo per proiettare la nostra regione verso un futuro migliore&rdquo;, ha sottolineato &ldquo;la responsabilit&agrave; che ha l&rsquo;intera classe politica per i prossimi 15 mesi al fine di recuperare una realt&agrave; non semplice. Abbiamo bisogno di comprendere la vera situazione in cui versa la nostra regione &ndash; ha detto -. Siamo la seconda regione pi&ugrave; povera d&rsquo;Italia (dati Istat) e dobbiamo avere la consapevolezza che la povert&agrave; resta un problema secolare lucano. Questo &egrave; un bilancio che guarda al passato per rimettere in moto la macchina della Regione. E&rsquo; un bilancio importante, una ripartenza che ci chiama a rilanciare&nbsp;una programmazione adeguata per i prossimi mesi&rdquo;.<br /><br />Luigi <strong>Bradascio </strong>(Pp), presidente della quarta Commissione, ha commentato le &ldquo;cifre importanti&rdquo; che caratterizzano l&rsquo;intera manovra finanziaria e ha parlato di &ldquo;risultati positivi vista la diminuzione della popolazione&rdquo;. In materia di servizi sanitari, ha fatto, tra l&rsquo;altro, riferimento ai Livelli essenziali di assistenza aggiuntivi, ai fondi per i nefropatici, al centro di medicina ambientale &ldquo;particolarmente rilevante per la nostra regione&rdquo; e al piano di disabilit&agrave;. &ldquo;Molto &egrave; stato fatto per la disabilit&agrave; &ndash; ha concluso – moltissimo deve essere fatto ancora per la qualit&agrave; dell&rsquo;assistenza e della riabilitazione&rdquo;. Giannino <strong>Romaniello </strong>(Gm), presidente della seconda Commissione, ha stigmatizzato le modalit&agrave; utilizzate per l&rsquo;approvazione della manovra. &ldquo;Ennesima occasione &ndash; ha detto – in cui il bilancio viene approvato in Commissione senza fare una discussione puntuale e precisa&rdquo;. Ha, poi, parlato di &ldquo;un Def datato e incompleto&rdquo; e ha posto l&rsquo;accento sul permanere di una certa &rdquo;confusione in Regione in tema di riorganizzazione della macchina regionale&rdquo;. Romaniello ha sottolineato anche la &ldquo;poca influenza delle azioni messe in campo dalla Regione sui dati maggiormente critici: disoccupazione ed emigrazione giovanile&rdquo;. &ldquo;Occorre uscire dalle secche in cui questa Regione continua a rimanere sollecitando la partecipazione autonoma dei cittadini e rilanciando la sfida per rispondere alle aspettative delle comunit&agrave;. Aspettative che al momento &ndash; ha concluso – sono quasi tutte deluse&rdquo;<br /><br />Gianni <strong>Rosa </strong>(Lb-Fdi), ha posto l&rsquo;attenzione sui ritardi &ldquo;inauditi e ingiustificabili&rdquo; registrati per l&rsquo;approvazione del bilancio. &ldquo;Speravamo che la lunga attesa ci avrebbe ripagato invece &ndash; ha precisato – la delusione &egrave; tanta&rdquo;. Rosa ha parlato di &ldquo;politiche clientelari e di nessun cambiamento di rotta rispetto al passato&rdquo; e rivolgendosi al presidente Pittella ha detto che si tratta di &ldquo;un bilancio creativo, un mero adempimento privo di significato&rdquo;. Per Michele <strong>Napoli</strong> (Pdl-Fi) &ldquo;questo disegno di legge, come in passato, &egrave; privo di un&rsquo;analisi puntuale dei dati macroeconomici (si &egrave; fatto riferimento al 2015 e non al 2016). Nel 2015 il rilancio dell&rsquo;economia lucana c&rsquo;&egrave; stato ma negli anni successivi i dati sono decresciuti fino alla previsione dello 0,2 per cento per il 2017. La ripresa c&rsquo;&egrave; &ndash; ha detto Napoli – ma &egrave; fievole e tiepida e non ci consentir&agrave; di recuperare le perdite&rdquo;. Napoli ha posto, poi, l&rsquo;attenzione sulla disoccupazione e l&rsquo;emigrazione giovanile: &ldquo;La nostra &egrave; una societ&agrave; bloccata dove non si premia il merito ma spinge i giovani a partire&rdquo;. &ldquo;Il 2017 &ndash; ha concluso &ndash; &egrave; un anno cruciale: occorre una svolta culturale che ci consenta di fare un salto di qualit&agrave;. I risultati non sono n&eacute; di destra n&eacute; di sinistra ma rispecchiano le azioni messe in campo&rdquo;.<br /><br />A parere del consigliere Gianni <strong>Leggieri </strong>(M5s) la Basilicata &ldquo;&egrave; una regione in via d&rsquo;estinzione con un forte tasso di emigrazione&rdquo;. &ldquo;I giovani &lsquo;neet&rsquo;, i mancati interventi per alleggerire il peso fiscale sulle piccole e medie imprese e per il taglio delle spese, gli scarsi controlli a tutela dell&rsquo;ambiente&rdquo; sono alcune delle criticit&agrave; sottolineate dal capogruppo del M5s. &ldquo;La Basilicata &ndash; ha proseguito – &egrave; diventata una regione sui generis e per questo occorre capire dove sono gli sprechi e come arginarli. Abbiamo bisogno di migliorare le performance amministrative ma non vedo interventi in tal senso. Non abbiamo nessuna speranza per un futuro pi&ugrave; roseo&rdquo;. Piero <strong>Lacorazza</strong> (Pd) ha annunciato il proprio voto di astensione sul Def e il voto favorevole sul bilancio e la legge di stabilit&agrave;. Per Lacorazza &ldquo;ci sono ancora tanti nodi sul tavolo che andrebbero affrontati nelle prossime settimane a partire dagli enti locali&rdquo;. Ha parlato di &ldquo;politiche scellerate praticate dal governo nazionale in termini di trasferimenti di risorse&rdquo; e di &ldquo;mancate politiche in tal senso da parte della Regione&rdquo;. &ldquo;Senza interventi finanziari &ndash; ha detto – non &egrave; possibile riorganizzare la governance degli Enti locali&rdquo;. Lacorazza ha inoltre sottolineato la necessit&agrave; di discutere &ldquo;del Piano Industria 4.0 e di affrontare il tema dell&rsquo;accesso al credito per le imprese&rdquo; oltre alla &ldquo;relazione tra Sviluppo Basilicata e i soggetti che erogano credito&rdquo;. Ha anche fatto riferimento al tema dei trasporti, della viabilit&agrave; e della forestazione. &ldquo;Proviamo a costruire una nuova fase – ha concluso &ndash; per il futuro di questa regione e per dare maggiori certezze alle giovani generazioni&rdquo;.<br /><br />A parere di Aurelio <strong>Pace </strong>(Gm) &ldquo;questo bilancio va letto nel contesto storico attuale. In questi ultimi anni abbiamo incrociato uno dei momenti pi&ugrave; difficili per la Basilicata. Ci sono dei temi aperti che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi: quello della spesa e della qualit&agrave; della spesa&rdquo;. Ha inoltre messo in evidenza la necessit&agrave; delle politiche del welfare, quelle a favore dei talassemici, delle famiglie, del diritto allo studio. Per quanto concerne il dissesto idrogeologico Pace ha, poi, valutato positivamente il ricorso all&rsquo;indebitamento per mettere in atto interventi adeguati. Aree protette, ambiente, petrolio, sviluppo, artigianato, turismo e Matera 2019 alcuni degli altri argomenti affrontati. &ldquo;Una societ&agrave; inclusiva e coesa &ndash; ha concluso – &egrave; l&rsquo;obiettivo che ogni amministratore dovrebbe darsi e che io trovo nelle politiche messe in atto&rdquo;.<br /><br />Per il capogruppo del Pd, Roberto <strong>Cifarelli </strong> &ldquo;lo stato di salute della maggioranza non &egrave; in discussione in questa legge di stabilit&agrave;. Sulla spesa corrente &ndash; ha detto – occorre affrancarsi dalle entrate del petrolio. Non sono qui per dire che tutto va bene ma non dico nemmeno che tutto va male. La Basilicata – ha precisato – ha registrato un tasso di crescita maggiore rispetto alle altre regioni. Tra i settori trainanti l&rsquo;agricoltura e il turismo, Matera 2019 – ha proseguito &ndash; deve influire sul futuro dell&rsquo;intera regione&rdquo;. &ldquo;I consumi delle famiglie sono aumentati. Non dobbiamo per&ograve; accontentarci, ancora resta molto da fare. Possiamo essere la regione che fa da traino per l&rsquo;intero Mezzogiorno. Oggi si aprono nuove prospettive e nuovi traguardi che richiedono un forte impegno da parte nostra&rdquo;. Cifarelli ha poi fatto riferimento alla decisione di sospendere il Cova e alla linea tenuta dal governo regionale in tema di sicurezza dell&rsquo;ambiente. &ldquo;Non abbiamo mai abbassato la guardia &ndash; ha detto – e mai lo faremo. Occorre impostare un cammino che veda la Basilicata autonoma anche nel post petrolio&rdquo;. &ldquo;Riferendosi alle politiche di welfare Cifarelli ha detto che &ldquo;non ci pu&ograve; essere crescita e sviluppo se aumentano i divari tra chi ha molto e chi stenta a vivere&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Fantascienza batte realt&agrave; 47 a 0&rdquo;. Cos&igrave; Giovanni <strong>Perrino</strong> (M5s) riferendosi alla relazione del presidente Pittella sulla manovra finanziaria. Per il consigliere &ldquo;c&rsquo;&egrave; da porsi molte domande sulla qualit&agrave; della spesa messa in evidenza dal governatore lucano&rdquo;. &ldquo;I dati demografici – ha sottolineato – mettono in evidenza le tante criticit&agrave; che interessano la Basilicata, intere famiglie stanno scomparendo dagli uffici anagrafe della regione&rdquo;. Perrino ha poi posto l&rsquo;accento sulla &ldquo;rassegnazione supina della Regione rispetto ai tagli del Governo nazionale. Non si fa nulla &ndash; ha detto – per ridurre gli sprechi e i privilegi mentre continua la gestione fallimentare dei Consorzi e si prosegue nell&rsquo;elargire fondi ai Comuni che gestiscono male la &lsquo;cosa pubblica&rsquo;&rdquo;. Reddito minimo di inserimento (&ldquo;&egrave; uno dei tanti annunci che ancora adesso pare muova i primi incerti passi&rdquo;), il tema del Frecciarossa (&ldquo;i dati positivi devono essere utilizzati come grimaldello per ottenere infrastrutture adeguate&rdquo;) e la questione Cova (&ldquo;danni ambientali evidenziati gi&agrave; nel 2006 ma ignorati&ldquo;) gli altri argomenti trattati.&nbsp;

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