Il presidente del gruppo consiliare di Italia dei valori sottolinea che occorre “scongiurare il rischio di penalizzazione della Basilicata riguardo ai benefici della riduzione dei vincoli del patto di stabilità”
''La Regione Basilicata che sarà inserita nel cosiddetto regime transitorio decrescente (‘phasing-out’) insieme alla Sardegna è fuori dai benefici dell'articolo 5 bis del disegno di legge, ‘Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo’, approvato dal Senato e passato alla Camera, che consente la riduzione dei vincoli del patto di stabilità, per quanto riguarda le quote nazionali dei fondi comunitari, le risorse dei fondi Fas e le risorse liberate. La modifica introdotta limita, infatti, i benefici solo alle Regioni dell'obiettivo 'convergenza' e ponendo a carico delle altre Regioni il maggiore onere”. E’ quanto evidenzia il capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Nicola Benedetto.
“La questione, non certo irrilevante – sottolinea Benedetto – non è sfuggita al vice presidente della Regione Sardegna e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, che l’ha segnalata sollecitando un’iniziativa immediata alla Camera per ristabilire equità di trattamento tra le Regioni specie del Sud. Va, dunque, sostenuta la rivendicazione del vice presidente della Sardegna di procedere ad un intervento correttivo della norma e, nell'immediato, ad un chiarimento interpretativo che escluda l'applicazione letterale del testo che così come è stato formulato crea discriminazioni e penalizzazioni. Per questo è indispensabile una battaglia politico – istituzionale comune perché, come ha rivendicato la Conferenza delle Regioni, si escludano dal Patto di stabilita', per tutte le Regioni (senza alcuna esclusione), i cofinanziamenti regionali dei programmi comunitari e i Fas. Non sono tollerabili – dice ancora Benedetto – tentativi di dividere le Regioni del sud al loro interno e tanto meno forme di sperequazione nei tagli”.