“Sarà un’avanzata agenzia per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile secondo i modelli in essere in Europa che in un quadro di rinnovata e rigorosa collaborazione, per altro già avviata, accompagnerà la Regione nella tutela di natura e popolazioni”
Potenziamento e implementazione di sistemi innovativi di controllo ambientale, Comunicazione e Informazione Ambientale, Rafforzamento della capacità tecnico-scientifica dei controlli ambientali, Prevenzione ambientale e una nuova configurazione dell’Arpab con una più precisa definizione di mission, destinatari degli interventi e modalità operative. Sono le linee che il Dipartimento Ambiente ha adottato nel settore del monitoraggio e controllo ambientale e che l’assessore Mancusi ha illustrato al Consiglio a margine della relazione su Fenice, Cova, Pertusillo e Fiume Noce.
Quanto agli altri assi della politica ambientale regionale, Mancusi è entrato nello specifico di ciascuno. In particolare, sul versante del Potenziamento e implementazione di sistemi innovativi di controllo ambientale, l’assessore si è soffermato sul Centro di monitoraggio Ambientale. “Si tratta – ha spiegato – di un progetto avviato nel lontano 2006 del valore di 5 milioni. di euro a cui il Dipartimento ha dato immediato impulso. Entro l’anno saranno finalmente consegnati i sistemi alla Regione che li affiderà immediatamente ad ARPAB. Si tratta di circa 100 stazioni aggiuntive per monitorare aria, acqua, fenomeni franosi. Il Centro di controllo sarà presso ARPAB. Da ciò, la capacità di governo dei controlli ambientali avrà un notevole salto di qualità. Inoltre – ha spiegato – la avvenuta consegna dei Laboratori Mobili ha già consentito di effettuare campagne di monitoraggio locali per la rilevazione dei parametri di qualità dell’aria e di qualità delle acque in occasione di eventi specifici”. Sistemi di monitoraggio dedicati, con controllo di tutte le matrici ambientali, sono stati poi imposti all’Enti, per il Centro Oli di Viggiano, e, nell’immediato futuro, a Fenice per il termovalorizzatore di Melfi.
Sul versante dell’informazione ai cittadini l’assessore ha ricordato la nascita dell’Osservatorio Ambientale della Val d’Agri e ha annunciato l’imminente pubblicazione del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Basilicata. “Manca dal 1999 – ha detto – e sarà la fotografia di dettaglio sullo stato di tutte le matrici ambientali in Basilicata con focus su aspetti specifici”.
Forte anche l’attenzione sul potenziamento della capacità tecnica e di management gestionale nel settore dei controlli a disposizione della Regione. Si parte dalla riforma dell’Arpab che, ha precisato Mancusi, si trasforma “in una avanzata agenzia per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile secondo i modelli in essere in Europa. Decisivo – ha aggiunto – sarà il ruolo dell’ARPAB che in un quadro di rinnovata e rigorosa collaborazione, per altro già avviata, dovrà accompagnare la Regione e le altre istituzioni nelle difficili sfide di salvaguardia ambientale e di tutela delle nostre popolazioni negli anni a venire”. Specifica attenzione è stata inoltre posto al “Rafforzamento dei sistemi di controllo della radioattività anche attraverso sistemi mobili e irrobustimento delle competenze tecniche nel settore”.
Le attività di prevenzione si sono in particolare concentrate su acqua ed aria. E’ stato varato un programma di ottimizzazione e realizzazione della rete di depurazione attraverso la realizzazione di unità di trattamento terziario dei nostri sistemi di depurazione per ridurre l’effetto dei nutrienti negli scarichi idrici. Realizzazione di nuova impiantistica di depurazione. Sul fronte dell’aria, di rilievo l’“introduzione con atto normativo delle soglie di qualità dell’aria in Val D’Agri. Si renderà – ha spiegato Mancusi – la quantità di produzione di olio funzione del rispetto delle soglie di qualità dell’aria”.
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