Dopo la comunicazione del presidente della Regione Pittella sono intervenuti i consiglieri Napoli, Romaniello, Leggieri, Lacorazza, Rosa, Pace e Cifarelli
Dopo la comunicazione del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella sulla mancata parifica del Rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2015, richiesta, ai sensi dell’art. 32 del nuovo Statuto regionale e dell’art. 53 del Regolamento interno, dai consiglieri Napoli, Castelluccio (Pdl-Fi), Leggieri, Perrino (M5s) e Romaniello (Gm), si è aperto il dibattito che ha visto gli intervenuti di Napoli (Pdl-Fi), Romaniello e Pace (Gm), Leggieri (M5s), Lacorazza e Cifarelli (Pd) e Rosa (Lb-Fdi).<br /><br />Napoli ha spiegato le ragioni che hanno portato a chiedere la seduta straordinaria del Consiglio regionale, “motivazioni necessarie, affinché si delineasse l’esatta dimensione della questione, così da entrare nel merito di ogni singola problematica. L’intera vicenda non può passare in sordina e deve essere trattata dal punto di vista politico, lasciando fuori le sterili polemiche, così da ridare fiducia e speranza alla comunità lucana”. Romaniello ha fatto riferimento al lungo periodo di confronto che vi è stato tra la Regione e la Corte dei Conti, sottolineando quella che poteva essere una legittima aspettativa: una parifica quantomeno parziale. “Troviamo strano che di fronte ad un atto così forte il presidente Pittella non abbia ritenuto necessario venire in Consiglio ad argomentare la decisione della Corte. Ci aspettiamo una discussione costruttiva affinché le comunità non siano penalizzate da scelte politiche sbagliate”.<br /><br />Leggieri, nel richiamare il giudizio della Corte sulle “gravi anomalie che hanno inficiato la veridicità e attendibilità del bilancio”, ha parlato di “una grave irresponsabilità della Giunta regionale. Siamo in presenza di un fallimento politico, frutto dell’incapacità del Governo di tagliare i ponti con il passato, e avviare una vera e propria stagione di riforme e di cambiamenti”. Lacorazza ha ricordato la sua proposta di modifica del regolamento, non approvata a suo tempo in Consiglio regionale, “per fissare regole più rigide con la modifica degli articoli 77 e 80 ed evitare emendamenti fino all'ultimo minuto, ed anche un certo consociativismo che pure c'è”, aggiungendo che oggi “serve uno forzo di umiltà, a metà legislatura abbiamo subito una battuta d'arresto, bisogna decidere se si vuol continuare a mantenere questa rotta oppure promuoviamo una riflessione vera che offra cittadinanza politica alle idee plurali che abitano nella società lucana. Tocca a chi governa farsene carico”.<br /><br />Per Rosa “non si devono spendere fiumi di parole su questa vicenda indecorosa. I giudici dicono che il bilancio della Regione è falso e chiedono correzioni che avranno effetto sul bilancio prossimo, con tagli alle spese e ai servizi ai cittadini”. “Sarebbe stato normale avere le dimissioni o il licenziamento dei diretti responsabili, cioè dell'apparato burocratico”, ha aggiunto dicendosi meravigliato perché i revisori dei conti non hanno proferito parola. "Mi auguro – ha concluso rivolto al presidente Pittella – che lei cominci a tagliare le sue innumerevoli spese clientelari e che i tagli non incidano sulle sorti dei lucani, come sembrerebbe dai provvedimenti in discussione nelle Commissioni”. Pace ha sottolineato che “con la parifica, introdotta dal 2012, la Corte di Conti su una spesa di 3 miliardi di euro, discute in termini legittimi e rigorosi 25 milioni di euro, pari allo 0,75 per cento”. Ha inoltre posto l’attenzione sulla posizione che la Regione Basilicata ha assunto nei confronti dei Comuni. “Non si poteva parlare di coesione territoriale senza gli interventi che la Regione ha messo in campo a favore delle comunità locali”. Sottolineando che “è stato fatto tutto il possibile per correggere gli errori del passato” ha esortato tutti a “consegnare un’immagine della Basilicata veritiera, che stia nel mezzo tra la mancata parifica e i dati Svimez sullo sviluppo del turismo in terra lucana”.<br /><br />Per Cifarelli “di fronte alla mancata parifica il presidente Pittella reagito con serietà e senso di responsabilità in un momento cruciale per la Basilicata. Il bilancio non è altro che la stratificazione di fatti che si sono succeduti negli anni. Pittella non ha mai nascosto al testa sotto la sabbia e dobbiamo farlo tutti, compresi quelli che hanno governato prima di noi. Serve un’operazione verità sul bilancio, che forse andava fatta prima, ma ora non abbiamo più la possibilità di nasconderci. Quando abbiamo salvato le Province ed il Comune di Potenza ci siamo fatti carico dei problemi per senso di responsabilità. Ora è arrivato il momento di dire stop e stringere la cinghia, di rivedere qualcosa nell'organizzazione regionale. Dobbiamo lavorare perché la spinta riformatrice non si fermi ma vada avanti per lasciare una Basilicata con i conti in ordine e più forte.