Maltempo, Cgil: no a ipocrisie, trovare risorse contro dissesto

Sul persistente maltempo e le forti piogge che stanno interessando il territorio lucano interviene la Cgil con una nota congiunta di Alessandro Genovesi, segretario regionale, e Manuela Taratufolo, segretaria provinciale di Matera.
"Lo stato di allerta lanciato sin da venerdì – affermano – aveva purtroppo massima fondatezza. Gli effetti devastanti del ciclone Nettuno sono stati vissuti sulla pelle di migliaia di lucani cui unica colpa è quella di vivere in territori resi fragili dall'assenza di una politica per il territorio".
La Cgil chiede che venga immediatamente riconosciuto lo stato di calamità e l'accesso ai fondi della Presidenza del Consiglio.
"Oggi – aggiungono – si cerca di fare una stima dei danni ingenti che si sono abbattuti nel ns territorio e che continueranno ad abbattersi nelle prossime ore, e che si sommano ai danni già subiti e alla crisi di comparti fondamentali dall'agricoltura all'edilizia".
Dopo aver riconosciuto l’opera dei volontari della protezione civile Genovesi e Taratufolo dichiarano che “siamo stufi delle ipocrisie e delle lacrime di coccodrillo del giorno dopo: non è sufficiente lanciare allerta meteo preannunciando disastri possibili, occorre pretendere che la cultura della prevenzione diventi una priorità non solo nell'agenda politica nazionale ma anche nell'agenda politica della nostra Regione e di tutti i livelli istituzionali”. La Cgil sostiene inoltre che “occorre decidere di fare sul serio e di destinare al tema della prevenzione e messa in sicurezza del nostro territorio risorse straordinarie, a partire da quelle comunitarie e da quelle del petrolio, con un piano straordinario di manutenzione e di coinvolgimento delle stesse imprese agricole”.
"Si attivino quindi tutti i livelli politici ed istituzionali per l'emergenza, – cncludono – ma si apra subito un Tavolo presso la Presidenza della Regione che metta a sistema i diversi interventi, per un piano straordinario per il territorio, che vuol dire opportunità di occupazione, investimenti e in prospettiva più risparmi. Perché mettere in sicurezza un territorio è un investimento assai meno costoso del riparare i danni dell'incuria".

BAS 05

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