Maltempo, Castelluccio e Venezia : inconcepibile immobilismo

Presentata dai consiglieri del Pdl. Paolo Castelluccio e Mario Venezia, un’interrogazione a risposta orale al Presidente della Giunta regionale

“Le ultime calamità – ricordano gli esponenti del Pdl – che si sono abbattute in particolar modo in Liguria e in altre regioni del Centro-Nord che hanno causato anche perdite di vite umane, alle cui famiglie ci sentiamo vicini e alle quali esprimiamo la più sentita solidarietà, non hanno risparmiato neanche questa volta la nostra regione.Due persone ancora disperse a seguito del nubifragio che si è abbattuto il 6 novembre su Matera, dove un’auto è stata travolta dalla furia delle acque del canale “Ciccalocane “ nei pressi del Borgo Venusio sono state da poco ritrovate, purtroppo senza vita. Mercoledì 9 un violento nubifragio si è abbattuto sul Metapontino provocando danni e allagamenti, in particolare su Scanzano Jonico e Policoro dove alcuni canali di deflusso delle acque sono tracimati e altri hanno raggiunto e superato il livello di guardia e non sono esondati non per l’ efficienza degli argini, ma solamente grazie alla breve durata del maltempo”.

“E’ risaputo – sottolineano Castelluccio e Venezia – che il nostro territorio è altamente a rischio idrogeologico, e non ci possono essere attenuanti che tengono, per giustificare il lassismo, l’immobilismo, il ritardo nell’affrontare concretamente il problema, e se non ci saranno interventi concreti e immediati non sarà a rischio solamente il nostro territorio, ma anche l’incolumità dei nostri conterranei. Non è possibile che in un territorio come il nostro dove l’economia è basata principalmente sull’agricoltura che necessita dell’efficienza dei canali, delle idrovore, dei fiumi e degli invasi, nulla si fa per salvaguardarla.La pioggia è indispensabile per garantire questa economia, ma ogni qual volta piove, la gente non può che vivere nel terrore e assistere inerme e impotente, così come è successo a marzo di quest’anno, che i sacrifici di una vita siano spazzati via dalle acque, per colpa di altri”.

“Nell’auspicarci che dell’esigenza di una valida e concreta opera di prevenzione e di manutenzione del territorio non ci si ricordi solo all’indomani di una calamità – affermano Castelluccio e Venezia – ma che sia un’ attività prioritaria del Governo regionale, lo esortiamo a sollecitare tutti i Dipartimenti interessati ognuno per le proprie competenze a rendicontare su quanto svolto e sul da farsi, al fine di scongiurare, per loro inerzia e incapacità, il ripetersi di nuove catastrofi. Alla luce di quanto esposto – aggiungono i consiglieri – poiché, a tutt’oggi, nessuna risposta ci è stata data, a seguito dell’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, inoltrata in data 3 marzo 2011 al Presidente della Giunta regionale all’indomani delle alluvioni che avevano colpito la nostra regione, nella quale chiedevamo che fosse predisposto un piano di intervento tale da prevenire gli effetti devastanti a cui siamo costretti ad assistere ogni qual volta si verificano piogge torrenziali, chiediamo: “cosa è stato predisposto negli ultimi 10 mesi per il ripristino degli argini e la messa in sicurezza dei nostri fiumi e
come mai da anni non si danno autorizzazioni all’estrazione di inerti fluviali, il cui diniego, a parere di molti esperti, sarebbe la causa principale dello straripamento e delle conseguenti esondazioni a causa del continuo innalzamento del loro letto”.

I consiglieri Castelluccio e Venezia chiedono, inoltre, “perché non si provvede a ripristinare l’alveo naturale dei corsi d’acqua, che potrebbe essere realizzato a costo zero per la Regione, se solo si autorizzasse l’estrazione con l’obbligo della messa in sicurezza degli argini e quando si pensa di dover intervenire seriamente alla pulizia dei canali di competenza dei Consorzi di Bonifica”.

“Per avere risposte concrete – concludono Castelluccio e Venezia – dobbiamo aspettare che si verifichino altre calamità e contare i morti così come è avvenuto in altre regioni?”

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