“Il mondo nascosto delle dipendenze e il ruolo delle mafie nel vissuto territoriale lagonegrese” è il titolo dell’evento che avrà luogo venerdì 4 aprile dalle ore 9:30 alle 13:00, presso la Sala Ultima Cena del Convento di Sant’Antonio di Rivello. “Un’iniziativa di grande rilevanza sociale e civile”, si legge in una nota diffusa dai promotori dell’associazione Libera – Presidio Lagonegrese “Mimmo Beneventano”, in collaborazione con il Comune di Rivello, l’Ambito Socio Territoriale Lagonegrese Pollino e il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
“L’incontro – prosegue la nota – mira a fare luce su una tematica cruciale: il legame tra dipendenze e criminalità organizzata, con un focus specifico sulla realtà territoriale della Basilicata e del Lagonegrese. Sarà un’importante occasione per approfondire il fenomeno dal punto di vista criminologico, sociale e istituzionale, con il contributo di esperti del settore e testimonianze dirette”.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Rivello, Francesco Altieri, e delle rappresentanti di Libera, Antonia Cresci e Anna Aversa, il dibattito entrerà nel vivo con le relazioni di qualificati esperti: Deborah Basile, criminologa e psicologa clinica, che analizzerà “Il fenomeno della devianza (dipendenze) in Basilicata: un excursus dagli anni ’90 ad oggi”; Vincenzo Pappalardo, Maggiore dei Carabinieri di Lagonegro, che fornirà un quadro sulla “Situazione attuale dei reati dovuti alle dipendenze nella nostra area”; Caterina Ferrone, direttrice dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, che illustrerà “Il ruolo dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni e le possibili implicazioni penali delle dipendenze”; Giuseppe Peri, presidente del Centro di Accoglienza “L’Ulivo” di Tortora, che condividerà “Le parole di chi ogni giorno si confronta con il vissuto della dipendenza”.
L’evento prevede inoltre il toccante contributo di un volontario della Comunità L’Ulivo di Tortora e di Michele Cusato, vicepresidente dell’Associazione “Famiglie fuori gioco”, che porteranno esperienze di vita vissuta sul dramma delle dipendenze.
A concludere i lavori sarà Gianfranco Donadio, già Procuratore della Repubblica di Lagonegro.
“Le dipendenze – si legge ancora nella nota diffusa dall’associazione Libera – rappresentano una delle più gravi emergenze sociali, con ripercussioni devastanti non solo sulle persone coinvolte ma sull’intero tessuto comunitario. Il legame tra criminalità organizzata e traffico di sostanze stupefacenti rende ancora più urgente un’azione di sensibilizzazione e prevenzione. Questo evento si propone di accendere un faro su una problematica troppo spesso nascosta, promuovendo consapevolezza e coinvolgimento attivo della cittadinanza. L’invito a partecipare è rivolto a tutti: istituzioni, forze dell’ordine, scuole, famiglie e cittadini. Solo attraverso una sinergia tra società civile e istituzioni sarà possibile costruire un futuro libero dalla morsa delle dipendenze e delle mafie”.