In una nota congiunta, il portavoce lucano M5S al Senato della Repubblica Vito Petrocelli, insieme al portavoce campano M5S Bartolomeo Pepe, intervengono su alcune tematiche relative all’inquinamento ambientale. "Se i registri delle patologie sono incompleti o volutamente parziali e se le indagini epidemiologiche non vengono attuate e soprattutto non sono retrospettive nei territori a forte inquinamento ambientale – è scritto nella nota – abbiamo dovuto inventarci una strada alternativa e insolita per cercare di capire di cosa si ammalano i lucani e i campani. Insieme al chirurgo oncologo, Vincenzo Petrosino, abbiamo pensato, pertanto, di procedere all’inverso, chiedendo alle Aziende sanitarie locali della Basilicata e della Campania, non le percentuali epidemiologiche, ma i dati di esenzione ticket, per il periodo 2006/2013 e in relazione ad alcune gravi patologie degenerative, croniche e mortali, come l’asma, il parkinson, l’alzaheimer, i tumori, le neonatologie premature, l’ipo e ipertiroidismo e la tiroide di Hashimoto. Se i dati scientifici – prosegue la nota – non ce li hanno o non ce li vogliono fornire, ce li andiamo a prendere, in maniera diversa e ugualmente attendibile, ricorrendo una volta tanto alla burocrazia, al fine di capire il perché dell’incremento esponenziale di alcune patologie degenerative con causa ambientale. Le due regioni meridionali – conclude l’intervento – sono emblematiche di una condizione di disastro che dovremmo definire eco-sociale. Disastro al quale sono arrivate per storia di reati ambientali uguali nella volontà e finalità, ma diversi per tipologia".
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