Il Consorzio Lucanica di Picerno, a seguito dell’istruttoria e alla luce del parere favorevole della Regione Basilicata, ha redatto una proposta di disciplinare di produzione della I.G.P. (Identità Geografica Protetta) «Lucanica di Picerno», di cui verrà data lettura in sede di riunione di pubblico accertamento il 9 marzo, alle ore 15,30, presso la Sala Consiliare del Palazzo Mancini, in Piazza Plebiscito a Picerno.
Scopo della riunione è permettere al Ministero di verificare la rispondenza della disciplina proposta ai metodi previsti dal regolamento (UE) n.1151/2012. Il Consorzio, quale soggetto richiedente l’istanza di riconoscimento, ha invitato alla riunione i Comuni, le organizzazioni professionali e di categoria, i produttori e gli operatori economici interessati, per un ulteriore tappa di avvicinamento ad un traguardo ambìto da parte di un prodotto storico, le cui prime testimonianze (riportate da autorevoli scrittori come Cicerone, Marziale e Varrone) riportano le origini di questo prodotto ai Lucani.
Secondo gli storici, infatti, la Lucanica venne introdotta a Roma dalle schiave lucane ed era una carne tritata, insaccata in un budello, così chiamata perché i soldati avevano imparato come prepararla proprio dai Lucani. Successivamente, Apicio fornì una ricetta per prepararla e, da allora, “lucanica” o luganega divenne sinonimo di “salsiccia”. Questo meraviglioso prodotto di salumeria continua ad avere una forte tradizione proprio in Basilicata, ed in particolare nell'area del Marmo Melandro Platano, con Picerno che assurge a centro storico ed economico dell'areale.
bas 02