Lucani nel mondo, Mollica: custodi delle nostre tradizioni

Il presidente del Consiglio regionale ha partecipato a Rapone all’inaugurazione del Viale dell’emigrante e al conferimento di una benemerenza a Dominique Pinto, presidente della Federazione lucana degli Stati Uniti d’America

&ldquo;Una Basilicata per cos&igrave; dire minore, fatta di piccoli paesi, quasi ignoti al turismo, come anche alle nostre escursioni domenicali, fuori dalle promozioni spesso stereotipate o lontani dalle principali vie di comunicazione, ma forse proprio per tutto questo dal grandissimo fascino. Ci sono luoghi nella nostra terra che non sempre capita di incontrare, luoghi che vedi e incantano, perch&eacute; non te lo aspetti, perch&eacute; si crede di conoscere tutto della terra dove siamo nati, e invece non &egrave; cos&igrave;&rdquo;. &Egrave; la fotografia che il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica fa di Rapone, dopo aver partecipato all&rsquo;inaugurazione del Viale dell&rsquo;emigrante.<br /><br />&ldquo;Ricordare il valore dell&rsquo;emigrazione con l&rsquo;intitolazione di un viale onora chi &egrave; emigrato e chi se ne ricorda – dice Mollica -. Una semplice strada pu&ograve; rappresentare un punto di partenza per una nuova testimonianza della vicinanza di Rapone ai residenti all&rsquo;estero, custodi di tradizioni e consuetudini che andrebbero rivalutate e meglio conservate. Un valore aggiunto alla manifestazione &ndash; prosegue – &egrave; stato dato poi dal conferimento di civica benemerenza al cavaliere Dominique Pinto da Rapone, presidente della Federazione lucana degli Stati Uniti d&rsquo;America&rdquo;.<br /><br />Il presidente del Consiglio regionale ha poi visitato il museo multimediale &ldquo;Cera&rdquo;, Centro di educazione rurale ed ambientale. &ldquo;Un luogo dedicato al mondo rurale di un angolo magico di Basilicata, dove vengono rievocate&nbsp; le antiche tradizioni contadine e il mondo della superstizione. Un mondo&nbsp; – afferma Mollica – che fa di Rapone &lsquo;il paese delle fiabe&rsquo;. Un progetto che nasce dall&rsquo;idea di offrire un modo nuovo di leggere il territorio, accostando alla forte suggestione dei racconti popolari, quella altrettanto forte dei luoghi. Una cultura radicata in ogni emigrante e cristallizzata nella memoria della nostra terra. Un risultato, questo, raggiunto grazie alla lungimiranza, l&#39;intelligenza e alla visione del futuro del primo cittadino, Felicetta Lorenzo, che ha&nbsp; saputo trasformare&nbsp; le piccole debolezze di un paese di mille persone, in&nbsp; forza per la propria comunit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il mio elogio &ndash; conclude Mollica – a questo giovane sindaco che mette in ogni sua iniziativa la passione di chi ama realmente il proprio territorio e che &egrave; stata capace, attraverso la realizzazione di questo progetto, di attualizzare un mondo antico quanto misterioso&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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