ho letto con interesse misto a curiosità le sue dichiarazioni riportate dal “Quotidiano della Basilicata”, e voglio dirle innanzitutto che rispetto le sue opinioni sul proliferare dei premi cinematografici e capisco la sua idiosincrasia per i tanti festival del settore.

Ma, come lo stesso estensore dell’articolo scrive, quello che è stato attribuito a sua figlia Sofia non è un premio cinematografico ma un riconoscimento che il Consiglio regionale della Basilicata assegna ogni anno a quattro personalità lucane o di origine lucana che si sono distinte per meriti raggiunti in ambito sociale, scientifico, letterario e artistico.

Alla commissione che vaglia le candidature è stato proposto il nome di Sofia Coppola, che peraltro, oltre ad essere la regista di successo che tutto il mondo conosce, ha voluto segnalare il proprio legame con la Basilicata scegliendo di sposarsi a Bernalda, “terra di radici e di memoria” per la famiglia Coppola come ha scritto ieri lo stesso direttore del Quotidiano Paride Leporace.

Lei stesso, in altre occasioni, ha voluto rimarcare il suo legame con la Basilicata, girando uno spot promozionale e parlando in diversi contesti della nostra regione. Di questo la ringrazio ancora una volta, nella speranza che sua figlia voglia accettare il riconoscimento del Consiglio regionale. Che non è un premio ad una grande regista (non è nostro compito assegnare tali premi) ma, appunto, un riconoscimento ad una lucana insigne, che oltre al suo ingegno e alle sue capacità porta con se un grande amore per la Basilicata. E contribuisce ad onorare la nostra terra.