Lotta al caporalato, interviene Pietro Simonetti

Nell'area del Bradano nel periodo agosto luglio solo un paio di decine di lavoratori in nero su 740 assunti regolarmente. Oltre 330 ospitati nei centri di Palazzo e Venosa e 150 in case e centri di accoglienza Sprar, delle Caritas e di altre organizzazioni. Si tratta- commenta Pietro Simonetti del Coordinamento politiche migranti della Regione Basilicata- di risultati positivi che in nessuna altra regione sono stati conseguiti e che vanno consolidati. Il funzionamento del centro di Palazzo – aggiunge Simonetti – è stato prorogato. Rimane aperta la questione dei Centri abusivi (Boreano, Le Mattinelle, Gaudiano e La Lupara) che non e' stata affrontata pienamente rispetto alle ordinanze emesse e dalle richieste di intervento avanzate tempestivamente. Il lavoro degli ispettori del lavoro, dell'Arma dei Carabinieri e dell’Asp (condizioni di lavoro) e' stato prezioso e importate per ottenere le assunzioni regolari. Adesso tocca ad Inail e Inps controllare la congruita' delle giornate assicurate sulla base delle registrazioni effettuate presso il centro impiego di Lavello. Per continuare ed estendere la lotta al caporalato nero(strutturato in particolare all'interno delle etnie di chi vive in Italia da molti anni)e di quello bianco a Palazzo,Venosa e Lavello con ramificazioni in Puglia e Campania ,attendiamo gli sviluppi delle inchieste in corso nonche' il sequestro delle aree di Boreano e Mattinelle. Se il Governo manterrà gli impegni sul sequestro dei beni dei caporali e di chi collabora e della flagranza di reato si aprira' una nuova fase che evitera' che si ripetano omicidi e suicidi di migranti”.
bas 03

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