"La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) nel prendere atto della risposta del Consorzio Asi della provincia di Potenza, secondo il quale sono da escludere conferimenti di reflui industriali negli ultimi dieci anni – al di fuori dei limiti di legge – provenienti dall'inceneritore Fenice, rileva che le responsabilità dell'inquinamento della falda sono di conseguenza ascrivibili, per esclusione, ad attività interna allo stabilimento di Fenice, ed in particolare a problematiche relative al ciclo produttivo dell'impianto".
"La nostra Organizzazione – si legge in un comunicato – esprime forti perplessità sull'indagine condotta da EDF-Fenice, e non da Fenice Ambiente srl, nell'ambito del piano di caratterizzazione del 2009 sulle falde idriche, in quanto appare evidente come siano assenti nello studio prodotto dalla società i dati relativi alle falde, Non si comprende perchè EDF-Fenice abbia ritenuto anteporre le falde su due livelli diversi, separate rigidamente tra loro, e in ultimo la disposizione delle stratigrafie considerate a bassa e media permeabilità da cui si evidenziano forti carenze conoscitive. Resta inoltre da capire come e perchè l'inquinamento interesserebbe solo la matrice ambientale acqua, ovvero le sole falde acquifere, e non la matrice suolo, non essendo noti dati sull'intero acquifero a valle dell'inceneritore ma solo in alcune aree ad esso limitrofe".
BAS 05