L'Istituzione incontra il mondo della Scuola

Oggi altro appuntamento con le scuole previsto dal progetto sul percorso di Cittadinanza Attiva del Consiglio regionale

Nell&rsquo;ambito del percorso di Cittadinanza Attiva voluto dal Consiglio regionale della Basilicata che vede la partecipazione degli istituti scolastici, si &egrave; svolta, oggi, la visita didattica delle quarte classi della scuola elementare dell&rsquo; &ldquo;Istituto Torraca Bonaventura&rdquo; di Potenza, plesso di XVIII Agosto,&nbsp;presso la sede del Consiglio.<br /><br />Far conoscere l&rsquo;istituzione regionale con tutte le sue prerogative, organizzative ed<br /><br /><br />operative ai ragazzi delle scuole della Basilicata: questo l&rsquo;obiettivo del progetto che ha la finalit&agrave; precipua di avvicinare i cittadini alla politica gi&agrave; dalla tenera et&agrave;. Un percorso, quindi, sulle leggi e modalit&agrave; che regolano la vita della Basilicata secondo le direttive&nbsp; decise dall&rsquo;Ente regione, conoscendone logistica e normative, organi ed organismi. Uno sguardo esauriente ai luoghi della politica, dunque, ed infatti i giovani alunni, dopo aver sottoposto ad una serie di domande il presidente Mollica, si sono recati nell&rsquo;Aula consiliare.<br /><br />Intervenuti 42 alunni accompagnati dalle insegnanti Ida Lo Pomo, Eleonora Rio e Valeria Pappalardo, ricevuti dal Presidente del Consiglio, Francesco Mollica, e dal Garante dell&rsquo;Infanzia e dell&rsquo;Adolescenza, Vincenzo Giuliano.<br /><br />Giuliano ha intrattenuto i convenuti&nbsp;esplicitando loro il ruolo di tutela che il garante ha nei confronti delle giovani generazioni che vanno da 0 a 18 anni. &ldquo; I bambini &ndash; ha detto &ndash; sono come un albero, hanno radici di qui l&rsquo;alimentazione, la protezione e la cura. Hanno un tronco che comporta l&rsquo;identit&agrave; e la personalit&agrave; di ognuno ed hanno i rami che contemplano lo sviluppo e la crescita. Su tutte queste prerogative interviene il garante con l&rsquo;obiettivo di trasmettere, insieme con il grande compito svolto dalla scuola, istruzione nel comportamento, rispetto per gli altri, il valore della convivenza pacifica, imparando nella gioia e nella partecipazione&rdquo;.<br /><br />Il presidente Mollica, dopo aver rimarcato l&rsquo;importanza del progetto di Cittadinanza Attiva che comporta l&rsquo;avvicinamento dei cittadini e della scuola alla politica troppo spesso considerata del tutto avulsa dalla societ&agrave; civile, ha risposto al gran numero di domande poste da scolaresche particolarmente vivaci e intraprendenti, volenterose di apprendere e di sapere il vero compito della politica e fin dove essa si spinge nel camminare di pari passo con la gente ed i giovani in modo particolare. Tanti i pensieri espressi da Agostino, Carla, Maria Chiara, Davide, Francesco, Greta, Tommaso, Luca, Brenda, Martina, Ilario e tanti altri. E tante le argomentazioni sottoposte al Presidente, spaziando dalla passione e interesse per il lavoro politico, al rapporto con i lucani emigrati, dall&rsquo;iter per la formazione delle leggi e la scelta della loro priorit&agrave;, all&rsquo;attivit&agrave; del Consiglio in senso lato, ivi compreso il numero di consiglieri ed assessori. Il tutto &ldquo;condito&rdquo; anche da curiosit&agrave; quanto meno pertinenti, come il significato del logo simbolo della Regione che, ha spiegato Mollica &ldquo;rappresenta i quattro fiumi della regione&rdquo;. E, dato il periodo, non potevano di certo mancare le domande sul razzismo e su come la Regione lo combatte. &ldquo;Attraverso una importante opera di conoscenza &ndash; ha sottolineato Mollica &ndash; e la vostra presenza qui oggi ne &egrave; la testimonianza ed una altrettanto pregnante opera di valorizzazione dell&rsquo;uguaglianza senza distinzioni di razza e di provenienza. Ed anche in questo divengono fondamentali le leggi regionali, soprattutto quella denominata Statuto che &egrave; la Costituzione della Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il compito fondamentale&nbsp;della Regione &ndash; ha concluso Mollica &ndash; &egrave; quello di uscire dalle mura del palazzo ed incontrare la gente, anche i bambini come voi, conoscendo caratteristiche ed esigenze del territorio. Concepire il modo di vedere di chi da cittadino diventer&agrave; nuovo artefice della vita della regione in una ottica di ricambio generazionale che porti al miglioramento delle condizioni di vita. La comunicazione per essere tale deve essere sempre a due vie, bisogna parlare e, soprattutto, saper ascoltare i vostri suggerimenti e quelli di tutta la comunit&agrave; e per far questo lo scambio deve essere continuo ed avvenire in Regione, nelle scuole, nei paesi, in ogni luogo dove ci si possa confrontare&rdquo;.<br />

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