Mollica scrive a Pittellla e all’assessore Franconi sulla vicenda dei licenziamenti Aias affinchè si intervenga con urgenza
“La decisione presa dall’Aias di Potenza, di un licenziamento collettivo per ben 28 dipendenti, a causa del perdurare della situazione di difficoltà in cui versa da tempo l’Associazione, impone con urgenza un intervento della Regione al fine di fare chiarezza su tutti gli aspetti denunciati dalla stessa, pretendendo e garantendo l’adempimento degli impegni assunti in precedenza dalle Aziende sanitarie, il tutto al fine di sanare i debiti, in primis con i dipendenti, e consentire una organizzazione e pianificazione delle attività che mettano al centro i bisogni ed i diritti dei disabili e delle loro famiglie.”<br /><br />E’ quanto chiede il consigliere regionale, Francesco Mollica, in una nota inviata al presidente della Regione, Marcello Pittella, all’assessore Flavia Franconi, ai rispettivi direttori di dipartimento e per conoscenza all’assessore Cifarelli.<br /><br />“La situazione dell’Aias – afferma Mollica – è nota a tutti gli interlocutori istituzionali, Regione e Aziende sanitarie, con cui l’Associazione ha avviato incontri al fine di evidenziare le cause della stessa e, soprattutto, per cercare soluzioni che evitassero il ricorso a misure estreme di riorganizzazione”.<br /><br />Nella nota il consigliere ricostruisce a grandi linee gli eventi che hanno portato a tale condizione, sorta da difficoltà iniziate ormai da oltre 20 anni, ed imputabile – fa notare Mollica – al mancato pagamento di spese da parte delle diverse Aziende sanitarie sia per le prestazioni effettuate dall’Aias, sia per le attività di adeguamento delle strutture che per i costi di servizio di mobilità di disabili per alcuni Comuni, tra cui Potenza, servizio anche questo, regolarmente effettuato ma mai remunerato.<br /><br />“Inevitabilmente – continua il consigliere – in tale contesto, l’Aias si è vista costretta ad avviare giudizi per ottenere in parte quanto dovutole ed a ricorrere all’anticipazione di fatture presso gli Istituti di Credito sulla base di garanzie fornite dalla stipula di contratti definitivi e giunte a conclusione di tavoli tecnici e di incontri con la Regione e le Aziende sanitarie, al fine di corrispondere i compensi (debito ad oggi non ripianato)”.<br /><br />Mollica, inoltre ricorda, nella lettera, che “da alcuni anni, nella sottoscrizione dei contratti si assiste ad una riduzione dei trattamenti assegnati e richiesti all’Aias. Una circostanza che ha generato un peggioramento ulteriore dello ‘stato di salute’ dell’Associazione con ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, ad oggi ben sei mensilità, e con mancati adeguamenti contrattuali, nonostante si è a conoscenza della mancata riorganizzazione del personale con presenza di esuberi in alcuni settori (amministrativo e autisti)”.<br />