Il direttivo di “Liberiamo la Basilicata” ha chiesto ai Prefetti di Potenza e di Matera di effettuare “verifiche rispetto ad aziende che, pur essendo state più volte oggetto di denunce con relativi arresti ad opera degli inquirenti, continuano indisturbatamente a svolgere un'attività antigiuridica”, relativamente ad “appalti in essere e ad erogazioni di finanziamenti a fondo perduto nel settore del trattamento e smaltimento dei rifiuti in Basilicata”.
Il movimento, in una nota, si chiede “come mai aziende che hanno visto propri amministratori arrestati per reati gravissimi” continuino “a ricevere finanziamenti per nuove attività e a partecipare a gare per servizi di raccolta e smaltimento rifiuti” e risultino “peraltro puntualmente vincitori delle medesime”.
Secondo il direttivo di “Liberiamo la Basilicata” bisognerebbe “non invitare a partecipare alle gare le società che sono oggetto di attenzione della magistratura per fatti gravi” ed emettere misure “interdittive senza aspettare l'esito dei processi e delle inchieste”.
Il movimento infine annuncia che “emetterà formali denunce alla Procura della Repubblica delle Province di Potenza e di Matera, alla Direzione Distrettuale Antimafia di Basilicata, alle Prefetture di Potenza e di Matera e per conoscenza alle Fondazioni Borsellino ed Antimafia presenti sul Territorio Nazionale”.
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