Il capogruppo M5s parteciperà domani a Ripacandida a un convegno con il deputato Giuseppe L'Abbate, membro della Commissione Agricoltura e l’agronomo Raffaele Sepa
“Il tartufo è una preziosa risorsa produttiva che in Basilicata ha delle enormi potenzialità ancora inespresse. Negli ultimi tempi è maturata una maggiore consapevolezza dell'importanza, in termini di sviluppo economico, che potrebbero avere il settore della tartuficoltura lucana e la sua filiera capace di coprire tutte le fasi: produzione, trasformazione e commercializzazione”. E’ quanto afferma il capogruppo del Movimento cinque stelle in Consiglio regionale Gianni Leggieri, il quale annuncia che di questi temi si discuterà, domani, sabato 11 novembre, a Ripacandida presso la sala convegni di Viale Regina Margherita 79, durante l'evento “Filiera del tartufo in Basilicata. Opportunità di sviluppo del territorio” organizzato dal Movimento cinque stelle della Basilicata. All'incontro, oltre a Leggieri, parteciperanno anche il deputato del M5s Giuseppe L'Abbate, membro della Commissione Agricoltura e l’agronomo Raffaele Sepa.<br /><br />“Sono fortemente convinto – aggiunge Leggieri – che il mondo agricolo lucano deve sapersi rinnovare, guardare al futuro vuol dire anche lanciare lo sguardo verso nuovi e diversi mercati. Differenziare la produzione andando oltre la sola produzione cerealicola è una delle sfide dell’agricoltura lucana. Questo significa iniziare a studiare cosa succede intorno a noi e quali mercati possono essere aggrediti per immaginare sviluppo e nuove opportunità di lavoro. È in questo contesto l’incontro (che potrà essere seguito anche in streaming sulla pagina Facebook del M5S Basilicata), il primo di una serie che intendo organizzare nella regione per confrontarmi con i cittadini, con gli addetti ai lavori, con i giovani che vogliono provare una sfida lavorativa. Sabato parleremo di tartufo, ma avremmo potuto parlare di erbe officinali, di canapa, di luppolo, e lo faremo nei prossimi incontri. Vi dico questo per farvi capire come siano diverse le opportunità che l’agricoltura offre a chi oggi decide di investire su questa terra e di non andare via”.<br />